Avezzano. Ci ha scritto una nostra lettrice, malata di sclerosi multipla che, nei giorni scorsi, ha avuto la sfortuna di ammalarsi con febbre e dolori vari.
Purtroppo però, come racconta all’interno della lettera, la difficoltà più grande è stata quella di affrontare il complesso organismo della “macchina burocratica” come la chiama lei all’interno della sua lettera intitolata: “Il tampone, questo sconosciuto.”
“Spesso mi capita di fermarmi un attimo a pensare, prendo la mia testa fra le mani , quella testa che pesa perché piena di paure, il momento che stiamo vivendo è surreale me ne rendo conto ma io non smetto di mordere la vita. Questo è un diario di una quarantena ai tempi del covid19.
31-03: Inizio ad avere problemi gastro intestinali.
01-04: Brividi ed una febbre in ascesa, arrivo a 38.9. Mi alzo, vado in bagno, sbando, i dolori alle mie gambe mi terrorizzano, sara’ lei (la sclerosi multipla) o forse sara’ lui (covid19). Piango.
02-04: Telefono alla mia dottoressa, vengo subito dirottata sulla sostituta perché la mia dottoressa è in ospedale contagiata: mi assale il panico ma dottoressa sostituta mi tranquillizza e attiva la “macchina burocratica”.
La dottoressa mi chiama, mi dà consigli, mi fa fare gli esercizi del respiro, mi monitora frequentemente e io mi affido a lei perché la sento vicina. Mi chiama la Asl che mi mette in sorveglianza, mi chiede di mandare sms biquotidiani, di isolarmi in camera mia, di non toccare nulla a casa mia, di non uscire perché ora sono sorvegliata: quale reato avrò mai fatto?!
Nei giorni seguenti la mia situazione sembra migliorare notevolmente: non ho febbre, non ho affanno, il saturimetro mi sorride e quindi chiedo timidamente, tramite messaggio alla Asl, la possibilità di fare un tampone. Il baratro, il silenzio, la macchina forse si è inceppata perché ho nominato l’innominabile. La mia dottoressa, che ringrazio, ha inoltrato il suo malcontento ai referenti di mmg e io invece sono isolata in camera da letto, e con solo il pc, scrivo.
La mia salute nelle mani di una macchina burocratica, “sospettata” ma non conclamata, perché le linee guida Asl e i poteri discrezionali limitano l’accesso ai tamponi. Mentre scrivo, Borrelli e il presidente Marsilio raccontano altro, diagnosi tempestiva l’uno e tamponi per tutti l’altro.
Io, caratterialmente, ho sempre agito d’istinto e la mia salute è nelle mie mani: malata di sclerosi multipla e asma bronchiale (le mie nemiche), vivo già in un mondo difficile che non si vede da fuori, difficile da descrivere agli altri, un mondo che voglio tenere custodito per non far impaurire i miei affetti più cari, un mondo diverso da quello che mi sarei immaginata con un ventaglio di colori a volte troppo scuri. Ora prendo l’orologio e lascio scorrere le lancette pensando che cambierà qualcosa, mi rivolgo alla “macchina burocratica” perché so che non andrà tutto bene.