Avezzano. Taglio alberi in piazza Risorgimento e chiusura di piazza Torlonia, il comitato cittadino per il Piano urbano traffico chiede un incontro al sindaco Gabriele De Angelis. “Sindaco come accaduto per l’anello a senso unico imposto dalla amministrazione Floris , che ha procurato tanti disagi e spese inutili alla comunità , con la ovvia rimozione del malfatto, oggi ci troviamo nuovamente costretti ad intervenire sul nuovo progetto che state portando avanti in Piazza Risorgimento”, ha spiegato il responsabile Mario Mei, “come ritualmente accade con noi ci siamo interfacciati verbalmente l’altro giorno (Sabato ore 19) con il tuo assessore tale Crescenzo Presutti, nel chiedere il perché: del taglio degli alberi in piazza Risorgimento e la oppressiva e totale chiusura di Piazza Torlonia, nostro malgrado e anche tuo malgrado abbiamo ricevuto dall’assessore solo offese alla presenza di testimoni in mia compagnia, che tra l’altro ponevano gli stessi quesiti all’assessore imbufalito. Le qualità offensive nella dialettica dell’assessore l’avevamo rilevate quando disse pubblicamente a tutti i cittadini anche a quelli disabili “non rompete le palle prendete le pale e spalate la neve davanti casa vostra”, ma le capacità di aggredire anche fisicamente del Presutti erano poco note.
L’assessore Presutti non ha voluto ascoltare le nostre giuste richieste , quali quelle di lasciare almeno il camminamento esterno di piazza Torlonia per permettere ai cittadini di percorrere il perimetro senza dover essere investiti dalle auto, ed anche per dare uno spazio alberato in estate a donne e bambini oltre agli anziani per passeggiare l’estate . Molti cittadini avezzanesi tra cui me stesso utilizziamo tale percorso quotidianamente nei ritagli di tempo per camminare ed abbassare i valori di salute fuori controllo. Il sindaco Di Pangrazio anni orsono fece proprie le nostre istanze riguardo questi problemi annullando la realizzazione dell’opera di Abbattimento degli alberi in Piazza Risorgimento e la realizzazione della fontana cosi invasiva del nuovo progetto di fronte alle nostre motivazioni rilevando che la Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale e dalla istruttoria della Soprintendenza delle belle Arti del 17 novembre 2015, aveva dichiarato Piazza Risorgimento per i motivi contenuti nella allegata relazione storico-artistico , luogo sottoposto a tutte le disposizioni di tutela predette nel Codice, in data 18 novembre 2018.
Siamo quindi costretti a disturbare te stesso, prima di dare luogo ad eventuali azioni contro il patrimonio storico e culturale della città chiedendoti personalmente di regalarci un incontro nel quale poter discutere e presentare le istanze dei cittadini riguardo queste opere e l’operato dell’assessore, senza essere minacciati forse meglio con la presenza delle forze dell’ordine. Anche il sindaco Floris non ritenne utile dialogare con i cittadini, tutt’altro, ma inevitabilmente i fatti gli hanno dato torto e la città ne ha pagate le conseguenze in termini di costi e di inquinamento ambientale e rumore , oltre ai disagi ai bambini agli anziani ed agli automobilisti alla città tutta. Sebbene il piano traffico è stato possibile modificarlo nel giro di due anni secondo l’art.46 comma 5 del codice della strada, il taglio degli alberi in piazza Risorgimento non sarà recuperabile in tempi brevi e in termini di bellezza come quella della pianta in grandissima salute già abbattuta .
Astenendoci da qualsiasi commento di tipo politico , non posso però non sottolineare l’opportunismo ed anche la disperazione che tale amministrazione sta mostrando alla cittadinanza. E’chiaro che improvvisarsi assessore è una cosa che possono fare tutti, basta guardare al passato lontano e recente dove già si era cimentato Presutti con scarsissimi risultati con il risultato di essere stato cacciato. Fare il Sindaco seriamente è un modo di pensare che non possono permettersi tutti , ci vuole anzitutto sotto l’aspetto politico serietà, coerenza, pragmatismo e competenza amministrativa, dopo vengono gli aspetti umani anch’essi importanti, l’opportunismo non è una virtù ma l’inverso”.