Tagliacozzo. Sarà un “project financing” a cambiare il volto del complesso turistico sportivo “Villa bella”, meglio conosciuta come “Villa paradiso”. La struttura diverrà un centro benessere oppure un centro ricreativo. Ad annunciarlo è stato il sindaco Maurizio Di Marco Testa e il progetto partirà entro l’anno. La struttura oggi in parte è abbandonata a se stessa ma presto sarà affidata a un privato che realizzerà un progetto con un investimento che si aggira intorno ai due milioni di euro, dipenderà da cosa nascerà all’interno dell’edificio principale, progettato in epoca fascista dal grande architetto Enrico del Debbio, l’autore del Foro Italico. Per riportare la struttura agli antichi splendori sarà avviata un’operazione di finanziamento a lungo termine con il coinvolgimento di privati che si occuperanno della realizzazione, della gestione e soprattutto che si accolleranno quasi la totalità dei costi per gli interventi strutturali. «L’unico vincolo che imporremo alla ditta che realizzerà il progetto», ha affermato il sindaco Di Marco Testa, «è il ripristino delle storiche piscine. Abbiamo pensato a questa soluzione», ha aggiunto, «che oltre a creare nuovi posti di lavoro rilancerà un bene storico della città, una struttura che altrimenti resterebbe inutilizzata per carenza di fondi pubblici. Per la destinazione d’uso non sarà importante se sarà realizzato un centro benessere o un centro ricreativo o un ristorante». Il privato, quindi, dovrà finanziare, eseguire e gestire tutta l’opera pubblica, il cui progetto sarà stato già approvato, in cambio degli utili che deriveranno dai flussi di cassa generati per l’appunto dalla gestione dell’attività. Tutte le strutture che si trovano all’interno del complesso faranno parte del progetto e saranno affidate al gestore, e in particolare i campetti di calcetto, di pattinaggio e di pallavolo, come il parcheggio sotterraneo, le piscine, lo stabile. Il sindaco ha sottolineato, inoltre, che «la struttura è stata ristrutturata solo esternamente proprio perché non si può conoscere la destinazione d’uso dell’immobile prima dell’affidamento del progetto».