Tagliacozzo. Un sapore di nuovo nella città di Tagliacozzo in occasione della visita istituzionale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prevista per sabato mattina. Numerosi i cantieri aperti per ripristinare l’asfalto lungo le strade, per abbellire il parco comunale in centro e soprattutto per creare una nuova immagine che riqualificherà la piazza della stazione, piazza Dante Alighieri. Del resto, la visita istituzionale rientra nell’occasione del 750° anniversario della battaglia di Tagliacozzo, il conflitto citato nel XXVIII canto dell’Inferno, una battaglia che ha radicalmente modificato il destino dell’Italia e dell’Europa intera.
La nuova piazza Dante. Al centro della piazza, è stata eretta una base in marmo per sorreggere la bronzea statua del sommo poeta, una scultura realizzata dall’antica ditta Serpone srl. di Napoli e Roma, su progetto dell’artista Dario Caruso. La statua di Dante, con una mano rivolta verso la parte storica città e la Divina Commedia nell’altra, sarà alta circa sei metri, compresa la base in marmo. A togliere il velo inaugurale del monumento dedito al padre della lingua italiana, saranno i 150 bambini delle scuole territoriali insieme a Matterella che verrà accolto nella nuova piazza dal presidente della Regione, Marco Marsilio, dal sindaco Vincenzo Giovagnorio, dall’onorevole Gianni Letta e dalle altre autorità locali. Durante la cerimonia, ad accogliere Matterella, ci sarà anche la Banda di Tagliacozzo che accompagnerà il solenne momento con le note dell’inno di Mameli. La riqualifica della zona con il nuovo asfalto, le nuove aiuole e la base del monumento in marmo è stata realizzata ad opera del comune, con un investimento di 69mila euro di cui 10mila della Fondazione Carispaq. Inoltre, nello stesso tempo, Rfi, aveva già avviato la ristrutturazione dell’edificio della stazione, terminata proprio per l’occasione.
Nuovi manti e un “dono speciale”. L’occasione della visita del Presidente ha previsto la riqualifica di alcune vie principali e proprio per l’evento sono stati riasfaltati alcuni tratti di via Marconi e via Roma, a opera del Comune e della Provincia, con una nuova segnaletica orizzontale. Anche Palazzo di città avrà una nuova immagine con la tinteggiatura in bordeaux nell’atrio e lungo la scalinata, mentre nel parco della Rimembranza, è pronto per sabato un nuovo manto in erba per rivalutare la centrale area verde della città, risalente al podestà Domenico Amicucci. Particolari anche i doni che verranno offerti al Presidente. Come omaggio a Mattarella, è stata preparata una targa con l’opera dell’artista marsicano Emanuele Moretti, “Entanglement della Repubblica Italiana”, una rappresentazione della particella del tricolore che rappresenta l’unione e la connessione tra le alte cariche della repubblica italiana e il popolo. Infine, sono state realizzate anche le copie in argento delle cinque chiavi della città, un lavoro minuto compiuto dall’orafo locale, Ivan Morgante. “Le Chiavi della Città di Tagliacozzo”, spiega il sindaco Vincenzo Giovagnorio, “saranno donate al Capo dello Stato, a nome della Cittadinanza, come forma di pubblico riconoscimento e gratitudine per il Suo ruolo di Garante dell’unità nazionale e degli equilibri costituzionali, svolto in questo Suo mandato con singolare saggezza e prestigio per il nostro Paese”. In conclusione, “Il dono delle Chiavi della Città ad un personaggio di altissimo profilo istituzionale sono un riconoscimento simbolico molto antico, risalente al Medioevo, periodo in cui le città erano fortificate e protette da mura con porte le cui serrature venivano chiuse nottetempo. In questo senso, chi possedeva le chiavi era autorizzato ad oltrepassare le mura in qualsiasi momento. In senso figurato e metaforico, invece, offrire le chiavi della città nella nostra epoca, significa attribuire potere simbolico alla personalità omaggiata”.
Forse sarà anche poco il tempo che la più alta istituzione dello Stato italiano dedicherà alla città, ma la sua visita rimane decisamente di un alto valore pubblico e morale e vista la dedica alla cura della città, ci si augura sarcasticamente una visita più frequente. (r.c.m.)