Tagliacozzo. Gli abitanti di via selve piane, via colli e via cupa sono esausti per l’insostenibile situazione in cui versa la rete stradale cittadina ormai da anni, nella zona che dalla Giorgina risale verso casali dei colli.
I residenti che vivono in quella zona di Tagliacozzo sono ormai allo stremo per una specie di “giochi senza frontiere” che ogni giorno le famiglie sono costrette a fare, sia la mattina quando si esce di casa, ma ancor peggio con il buio della notte quando vi si ritorna. Il percorso è disseminato di una ricca e variegata serie di buche a cui bisogna prestare attenzione per non rovinare la propria automobile: alcune meno profonde, altri veri e propri crateri. In passato più volte si era promesso di tapparle e di ripianare l’asfalto, ma alle promesse, come si può vedere dalla corposa galleria fotografica, non sono seguiti i fatti.
Il secondo livello di difficoltà dei residenti è passare indenni sotto gli alberi pericolanti, che nella migliore delle occasioni perdono i rami più piccoli, tolti sempre dai residenti. Quando il rischio di caduta coinvolge i rami più grandi, che cadendo potrebbero mettere a rischio la vita degli automobilisti o di chiunque transiti su quella strada, i residenti si sono arrangiati e in alcuni casi li hanno persino assicurati con dei cavi d’acciaio. Altre volte, come si può vedere anche dalla foto, dalla carreggiata sono stati spostati proprio alberi interi, caduti per l’inesistente manutenzione del verde. Il tutto tra le pozze di fango, sempre più vaste nei punti in cui l’asfalto manca del tutto e peggiorate con la stagione piovosa di quest’anno, e l’erba sui cigli della strada, che sta fagocitando quel poco che resta della carreggiata.
Il terzo livello di difficoltà prevede di percorrere la strada senza uccidere o farsi uccidere da nessun animale vagante. I cavalli vagano indisturbati per le strade, ma come dar torto agli animali visto che ormai più che una strada comunale somiglia a una campereccia di campagna, mentre i cani da pastore, lasciati liberi, non consentono più ai cittadini di percorrere quel tratto di strada a piedi. I cani, infatti, ormai non hanno più timore dell’uomo e a volte si fa fatica persino a passare con le autovetture, a cui abbaiano contro per molti metri. Anche di questo problema i residenti si sarebbero lamentati più volte con gli agenti del corpo di Polizia Locale.
Una menzione a parte merita via cupa, la strada che scende di fianco all’ospedale di Tagliacozzo. La strada è chiusa da un anno per lavori, ma di operai a lavorare sul cantiere non se ne vedono quasi mai. Con la strada chiusa i residenti sono ovviamente costretti a fare un giro lunghissimo, che è risultato ancor più scomodo nei mesi invernali. Ma fare il giro largo è ben poca cosa rispetto ai disagi dei residenti di non ricevere più la posta, ormai da mesi. Per ovviare a questo problema è stato chiesto di rinominare temporaneamente le strade, ma dall’ufficio tecnico nessuno avrebbe accettato la proposta, forse perché considerata una soluzione troppo onerosa. A tutto ciò va aggiunto che è dal 2007 che la popolazione residente aspetta l’installazione dei lampioni della pubblica amministrazione. Inizialmente dovevano essere cinque, poi due anni fa si è passati alla promessa di installarne 30, ma oltre a qualche misura nessuno ha dato più concretezza a quelle che sono rimaste semplici promesse.