Tagliacozzo. Domenica 15 settembre, alle ore 18, nella chiesa della SS. Annunziata sarà celebrata una Santa Messa di suffragio. Sono trascorsi esattamente cinquant’anni dal quel terribile venerdì 6 settembre 1974, nel quale, tra il dolore e l’incredulità di tutti, si andava ripetendo per Tagliacozzo e in tutta la Diocesi dei Marsi che era morto don Nello, storico e amatissimo parroco della chiesa della SS. Annunziata.
Al mattino, don Nello aveva da poco celebrato (quella che senza saperlo sarebbe stata l’ultima) la Santa Messa – nel primo venerdì del mese dedicato alla devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù, al quale è intitolato l’Altare della chiesa parrocchiale – ed era diretto a raggiungere i confratelli sacerdoti riuniti per gli esercizi spirituali nel Santuario della Madonna di Pietraquaria, quando, poco fuori Tagliacozzo, alla curva che precede lo svincolo per le frazioni di San Donato e di Poggio Filippo, un tragico incidente, lo strappò per sempre all’affetto dei suoi cari e dell’intera Comunità parrocchiale di Tagliacozzo. Don Nello De Luca era nato a Tufo il 31 maggio 1920 da Oreste e Caterina Ciaprini. Primogenito di tre fratelli (Luisa, Rosa e Germano). Fu battezzato nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano Protomartire il 13 giugno. Ricevette la Prima Comunione e la Cresima da Mons. Pio Marcello Bagnoli il 16 aprile 1929 e, lo stesso Vescovo, il 17 marzo 1946, lo ordinò Sacerdote. Giovanissimo prete fu posto alla guida e nominato Parroco della SS. Annunziata in Tagliacozzo, dal 5 giugno 1946, ereditando la cura pastorale da don Giulio Lucidi che aveva avuto il merito di averla eretta canonicamente come tale.
Dal 13 gennaio 1970 fu anche Cappellano dell’Ospedale di Tagliacozzo ‘Umberto I’ e, nel 1971, succedendo a don Pasquale Tantalo, fu eletto presidente del Consiglio della Valle dell’Imele tra i Comuni di Tagliacozzo, Cappadocia e Sante Marie. Come Parroco dell’immediato dopoguerra, don Nello fu protagonista di una intensa attività pastorale e sociale per la ripresa materiale e la modernizzazione della società tagliacozzana negli anni del boom economico. Vivo e profondo è ancora il ricordo di chi lo ha conosciuto, come fratello, come amico, come sacerdote, come parroco. Tanti, ancora oggi, vantano di essere stati suoi chierichetti, collaboratori, amici, profondamente legati a lui da affetto sincero e che, per tanti anni, si sono messi alla sequela dei suoi insegnamenti per servire Dio e la Chiesa. Proprio in quegli anni, infatti si usciva dalla celebrazione del Concilio Ecumenico Vaticano II e i sacerdoti, come don Nello, erano chiamati a dare attuazione e a rinnovare gli obbiettivi nelle piccole realtà locali secondo le importanti riforme statuite nei documenti dell’Assise ecumenica.
Così scriveva un giornalista nella cronaca dell’evento su il quotidiano ‘Il Tempo’ all’indomani del terribile incidente: “Le lacrime che tanto copiosamente sgorgano dagli occhi di ogni persona che lo ha voluto rivedere per l’ultima volta, sono il segno tangibile di quanta stima egli fosse circondato. L’alone di simpatia che si era creato tra la popolazione derivava dal fatto che don Nello sapeva svolgere il suo alto magistero sacerdotale con tanta bontà, con tanto amore, con tanta passione e per tutti sapeva trovare la parola di conforto, di consolazione e di coraggio nelle avverse circostanze della vita, che anch’egli aveva dovuto abbondantemente sperimentare quando in giovanissima età, perso l’amato padre, dovette accollarsi il non lieve peso della numerosa famiglia che, con sacrifici e privazioni, seppe avviare verso un avvenire decoroso e tranquillo”. “La mamma di don Nello” – ricorda il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, – “vissuta fino alla metà degli anni ’90, tutti i giorni assisteva alla Santa Messa dal primo banco ripetendo a bassa voce tutte le preghiere del Celebrante. Don Antonio Ruscitti, che succedette a don Nello nella guida della Parrocchia, durante l’omelia delle esequie della signora Ciaprini, disse che ella aveva proseguito e supplito l’azione ministeriale del figlio volato in cielo troppo presto”.
La sua vita sacerdotale, quindi, è stata un’autentica e bella testimonianza, vissuta nel segno di una fede che gli ha fatto annunciare il Vangelo con semplicità, discrezione, rigore e carità pastorale.
“Io non l’ho conosciuto” – racconta il Parroco di Tagliacozzo don Ennio Grossi – “ma sono cresciuto ascoltando in famiglia e da tante persone della Parrocchia gli edificanti ricordi legati a questo Sacerdote che ora – senza alcun merito per me – è tra i miei predecessori nella guida di questa Comunità parrocchiale.
Per questo ho fortemente voluto che nel cinquantesimo anniversario della morte di don Nello, coloro che lo hanno conosciuto e la Comunità di Tagliacozzo di oggi, con la celebrazione di Domenica prossima 15 settembre – presieduta dal Rev.do don Francesco Tudini, Economo diocesano e Parroco di Collarmele – trasformasse, pur a distanza di tanto tempo, il rimpianto di averlo perso in una fervente preghiera di suffragio e di ringraziamento al Signore per l’opera da lui svolta in 28 anni di ministero pastorale alla guida della Parrocchia della SS. Annunziata”.