Tagliacozzo. Restano fuori dalla lista del centrosinistra i dissidenti del Pd – componente minoritaria del partito guidata da Remo Pascucci e Gabriele Mastroddi – che osteggiano la candidatura di Bruno Rossi. Nel corso di una riunione non sono infatti riusciti nell’intento di rimettere tutto in discussione e ripartire con un nuovo candidato. La loro proposta sembra fosse quella di Pietro Mercuri, che pur non facendo parte del partito era difatti stato invitato all’incontro. Nel frattempo, la coalizione di Rossi ha invece incassato il sostegno di un altro gruppo, quello di Enrico Pendenza che è intenzionato a esprimere tre candidati. Ha così guadagnato il consenso di un bacino di voti tradizionalmente rivolto altrove. Ha inoltre ottenuto una candidatura incisiva dell’ultim’ora nella frazione di Villa San Sebastiano Vecchia. Ora i dissidenti del Pd si guardano attorno ma si ritrovano accerchiati principalmente da compagini di centrodestra. Orfani di una lista ora cercano casa. Potrebbero costituire ex novo una lista di disturbo magari capeggiata appunto dal vicesindaco Pietro Mercuri, ipotesi alquanto remota, oppure per non restare fuori dalla tornata elettorale potrebbero interrompere l’atteggiamento oltranzista e confluire con la candidatura di Mastroddi o di un altro candidato nella lista di Rossi. Possibilità leggermente più probabile. E’ naufragata infatti la possibilità di comporre una lista contro i “cugini” del centrosinistra capeggiata dall’attuale assessore alla Cultura Domenico Amicucci che, forse a causa della carenza di candidati elettoralmente convincenti, o forse per la mancata composizione di una coalizione ad ampio raggio, non ha mai accettato in modo convinto di prendere le redini del gruppo dei dissidenti. Il coordinatore cittadino del partito, Roberto Giovagnorio, a poche ore dalla consegna della lista, lascia ancora uno spiraglio ai dissidenti con «la massima disponibilità alla minoranza del partito per andare uniti alle urne». Il centrosinistra di Giovagnorio, con la lista guidata da Bruno Rossi, trovandosi di fronte a un centrodestra spaccato (cinque le liste in tutto) potrebbe riuscire vincitore nella scalata al Comune.