Tagliacozzo. Il sindaco presenta alla stampa la bozza del nuovo Piano regolatore generale che sarà realizzato, secondo il primo cittadino, all’insegna del verde e con un basso indice di edificabilità. Ci saranno, infatti, 130mila metri cubi di costruzioni in meno rispetto al piano precedente, con circa cinquecento unità abitative in meno. La bozza del Prg presentata ieri mattina in Comune dal sindaco Maurizio Di Marco Testa fa emergere, almeno secondo le intenzioni dell’amministrazione, un forte ridimensionamento delle aree edificabili. «Non sarà inserito neanche un metro quadrato di terreno edificabile in più rispetto alla bozza della precedente amministrazione», ha affermato il sindaco, «tutto ciò per privilegiare il recupero e la trasformazione dell’esistente rispetto a insediamenti nuovi». Saranno previste, inoltre, secondo quanto illustrato dal primo cittadino, «incentivazioni, in termini di cubatura, per interventi di adeguamento sismico e di miglioramento della qualità energetica degli edifici. «Attraverso la bozza di linee guida pubblicate anche su internet, il lavoro della Commissione di supporto e la costante collaborazione dell’ufficio tecnico comunale», ha chiarito il sindaco, «sono state date una serie di indicazioni al progettista che ha dovuto tenere conto delle peculiarità ambientali, storico-architettoniche e di sviluppo sostenibile del nostro territorio». Secondo le linee guida, «non sarà possibile inserire nessuna area edificabile in più rispetto a quanto già riportato nella bozza di Piano consegnata alla passata amministrazione comunale», mentre si dovrà «valutare una generale riduzione delle aree edificabili, in particolare poste in zone da salvaguardare e rispetto all’abitato». Il nuovo piano dovrà inoltre «arrivare ad una generale riduzione degli indici di edificabilità delle zone di completamento e di nuova espansione e aumentare le aree da destinare a servizi e verde pubblico». Infine, secondo le linee guida, nelle zone classificate C e E «dovranno essere a totale carico dei soggetti proponenti, senza alcun costo per il Comune, tutte le infrastrutture interne alle lottizzazioni, come le opere necessarie all’allaccio alle infrastrutture esistenti come strade, acquedotti e fognature.