Tagliacozzo. È lungo e dettagliato l’elenco delle location che la Regione Abruzzo ha selezionato come possibili scenari di film e serie tv. Ci sono quelle dove prevale l’architettura, quelle dove fa da protagonista la natura e quelle particolari.
In tutti è tre i filoni individuati dalla film commission della Regione, presentata ufficialmente il 20 luglio alla presenza del presidente Marco Marsilio e di alcuni volti noti del piccolo e grande schermo con la carta d’identità abruzzese, ci sono diverse location marsicane e ne mancano tante altre.
Sfogliando nelle pagine dell’apposita sezione della pagina web dedicata si trovano il borgo di Civita d’Antino, il castello di Celano, il castello Orsini di Avezzano, l’anfiteatro di Alba Fucens, la chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta e la chiesa di San Pietro in Albe.
Non c’è traccia di aree protette, come lo Zompo lo Schioppo a Morino, di borghi caratteristici come quello di Gioia dei Marsi o di mete più conosciute come Pescina e Tagliacozzo, già scelta in passato per alcune pellicole. La film commission ha precisato che se un regista o un addetto ai lavori è interessato ad altri tipi di luoghi può inviare una mail e chiedere informazioni.
Intanto però l’assenza di alcune mete ha generato polemiche. A chiedere spiegazioni è stato anche l’ex consigliere regionale, Maurizio Di Nicola, secondo il quale l’assenza di Pescina è un affronto perchè “ha dato i natali al padre Costituente Alfredo Proja, che fu, a quei tempi, fondatore e animatore del sindacato degli imprenditori cinematrografici, oggi più noto come ANICA. Se poi considero che tra gli anfiteatri regionali viene completamente ignorato quello di Marruvium (mentre figurano gli altri), dove vivono anche mosaici della bellissima Domus e la strada romana, lo sdegno è ancora più grande. Ho rispetto per Civita d’Antino, che con i suoi pittori danesi e le antiche storie di Antinum ha molto da raccontare, ma non comprendere il centro storico di Pescina o quello di Tagliacozzo oppure la novità di Aielli mi sembra davvero un torto ingiustificabile e insopportabile”.