Tagliacozzo. E’ pronta la richiesta di ottemperanza per ottenere la riapertura dell’ospedale. A ricorrere ai magistrati sono il Comitato civico e il Comune che vanno all’attacco da un lato con un giudizio di ottemperanza nei confronti del Commissario alla Sanità, Gianni Chiodi, della Asl e della Regione, dall’altro con una diffida dei cittadini che denunciano il sottoutilizzo, o meglio l’inutilizzo totale, delle moderne sale operatorie dell’Umberto I, nonostante la difficoltà nella Marsica dovuta ai lavori di ristrutturazione di tre sale operatorie all’ospedale di Avezzano. Dopo aver atteso la scadenza dei termini prevista il Comune, guidato dal sindaco Maurizio Di Marco Testa, si prepara a chiedere il giudizio di ottemperanza che è stato redatto dall’avvocato Luca Motta. In sostanza, il Consiglio di Stato aveva deciso la riapertura dei reparti dell’ospedale di Tagliacozzo chiusi dal piano di riordino della Regione, contro il parere del commissario alla Sanità, Gianni Chiodi. Ora di nuovo il ricorso alla magistratura poiché non è stata data esecuzione alla sentenza di giugno nel processo amministrativo e il commissario non ha adempiuto spontaneamente. Secondo il Tar prima e il Consiglio di Stato poi, la chiusura degli ospedali di Tagliacozzo e Pescina era illegittima. Così è stato annullato il provvedimento commissariale. Chiodi, nei panni di commissario ad acta, secondo le sentenze non aveva il potere di trasformare il presidio ospedaliero di Tagliacozzo in un poliambulatorio, il cosiddetto presidio territoriale di assistenza. I provvedimenti commissariali hanno puntato a un risparmio di spesa con la chiusura dei posti letto per acuti senza che l’esecutore avesse il potere di decidere tale taglio, né di ridurre lo standard di posti letto deciso dalle leggi regionali nel 2007 e nel 2008. L’ospedale di Tagliacozzo poteva essere trasformato, al massimo, in un “ospedale del territorio” con conservazione di tutti i reparti fondamentali, di un vero e proprio pronto soccorso (e non di un mero “punto di primo intervento”), e di posti letto per gli acuti. Nonostante l’azione del Governo che sta tentando di bypassare le sentenze dei giudici, i legali del comune sono convinti che la decisione del Consiglio di Stato debba essere rispettata. Alla carica anche il comitato civico dell’ospedale capeggiato da Rita Tabacco che con un atto ufficiale ha diffidato la Asl guidata dal direttore Giancarlo Silveri e il commissario Chiodi a riaprire la sala operatoria inutilizzata.