Tagliacozzo. “Nessun richiamo al presidente del consiglio comunale e al sindaco da parte del prefetto.
Pretestuosa anche la precisazione che il prefetto avrebbe invitato il sindaco Giovagnorio a convocare subito un nuovo consiglio”. E’ questa la posizione del sindaco Vincenzo Giovagnorio, alla luce delle bagarre nel consiglio comunale sulla sanità.
La vicenda ha inizio con una istanza al prefetto presentata dall’opposizione. La risposta, firmata dal vice prefetto vicario Rinaldo Pezzoli, non si è fatta attendere. E’ stato chiesto, nella lettera, di convocare un nuovo Consiglio Comunale reintegrando il Punto all’ordine del giorno estromesso oppure di chiarire le motivazioni dell’estromissione.
“La Prefettura, su istanza dei consiglieri di minoranza del Comune di Tagliacozzo”, ha spiegato Giovagnorio, “in data 3 febbraio ha fatto pervenire al nostro Comune una nota (prot. n. 0004472) in cui invita il Presidente del Consiglio Comunale a “fornire a riguardo le proprie valutazioni” circa l’esposto dei sopra menzionati consiglieri.
Nella risposta prodotta alla Prefettura, il Presidente del Consiglio Comunale ha chiarito che l’estromissione della “Discussione sulle recenti disposizioni della Regione Abruzzo concernenti la chiusura dei Punti di Primo Intervento regionali” dai punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 3 febbraio u.s. è stata operata in relazione al combinato disposto dell’Art. 11* e dell’Art. 18** del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
Il diritto di iniziativa dei consiglieri comunali si esplica, infatti, con la presentazione di proposte di deliberazione, con la presentazione di interrogazioni ed interpellanze. Nella fattispecie in esame, il Presidente del Consiglio Comunale ha precisato che la richiesta di discussione generale non risulta supportata da alcuna proposta deliberativa.
I Consiglieri di minoranza, a cui con nota prot. n. 1077 sono stati comunicati i motivi del rigetto dell’iscrizione dell’argomento all’ordine del giorno, in base al citato art. 18 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, in occasione del Consiglio stesso del 3 febbraio u.s., avrebbero in ogni modo potuto chiedere che il Consiglio si fosse pronunciato per l’iscrizione della loro proposta all’ordine del giorno; cosa che comunque non hanno fatto”.
Per completezza di informazione si sottolinea che l’argomento di che trattasi è stato più volte ed ampiamente dibattuto nei precedenti consigli comunali, nella forma delle interrogazioni ed altresì è stato discusso in sede di approvazione della “Mozione per la tutela e la salvaguardia del diritto alla salute ed alla sicurezza dei cittadini” inserita al punto n. 2 dell’ordine del giorno del Consiglio”.
“A nome del sindaco, degli assessori e dei consiglieri della maggioranza, ha ribadito il presidente del consiglio Mastroddi, disapproviamo l’uso strumentale delle Comunicazioni prefettizie fatto dalle Minoranze teso anche a screditare l’istituzionalità del Consiglio Comunale e rigettiamo le sterili polemiche poste in essere tese esclusivamente ad intralciare la complessa azione amministrativa che quotidianamente portiamo avanti con tanto impegno. Auspicano altresì il ritorno dell’opposizione ad un serio e coscienzioso ruolo di controllo, collaborazione e suggerimento, più consono alle attuali contingenze del nostro territorio comunale”.