Tagliacozzo. Non l’hanno proprio digerito il siluramento del loro amministratore di riferimento, bruciano addirittura le tessere elettorali. Gli abitanti della frazione di Villa San Sebastiano, prima e dopo il consiglio comunale hanno inscenato una protesta contro la decisione del sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, di cacciare dalla giunta l’ex assessore ai Lavori pubblici, Alfonso Gargano. La maggioranza ha però tenuto bene e l’annunciata capitolazione non c’è stata. Gli abitanti di Villa, una quarantina di persone, hanno protestato davanti al comune con fischietti e cartelloni. La seduta si è aperta intorno alle 17.40, con qualche minuto di ritardo. La sala era gremita, non solo di sostenitori di Gargano, ma anche di curiosi richiamati dalla voce secondo cui sarebbe stata l’ultima seduta consigliare e la maggioranza sarebbe andata sotto senza approvare un documento programmatico importante. Il sindaco ha aperto la seduta sottolineando con autorità che il pubblico non sarebbe potuto intervenire, come prevede la legge. Il siluramento c’è stato e Gargano è stato sostituito dal consigliere Antonio Stipano. Al nuovo assessore sono andate le deleghe alla Semplificazione amministrativa, al Patrimonio e alle Politiche giovanili. I Lavori pubblici sono andati al sindaco, che già detiene l’Urbanistica. Le politiche ambientali, invece, sono state assegnate al vicesindaco, Angelo Poggiogalle. Il passaggio del testimone da Gargano a Stipano non ha segnato la caduta dell’amministrazione che con sette consiglieri su sei può governare senza problemi fino al termine della legislatura. Imprevisti a parte. Gargano è stato sollevato dal suo incarico in giunta per mancanza di fiducia da parte degli altri componenti e del sindaco dopo che aveva creato un gruppo autonomo. Poche settimane prima del siluramento, infatti, l’amministrazione di centrodestra era stata messa alle strette dalla formazione di un nuovo gruppo consigliare. La compagine guidata dall’ex assessore Gargano, composta da tre persone, e che avrebbe potuto fare da ago della bilancia facendo squadra con l’opposizione per mettere in crisi in qualunque momento la maggioranza, aveva perso un pezzo l’11 ottobre: proprio il consigliere Antonio Stipano, che era tornato in maggioranza e che ora diventerà assessore. Nel gruppo capeggiato da Gargano era invece rimasto solo il consigliere Amicucci. La compagine fondata da gargano si era costituita alla metà di luglio a poche settimane dalle elezioni.