La colpa alla fine non è di nessuno. O meglio, è di chi c’era prima di tutti: Gianni Chiodi. E’ quanto sembra emergere, in sintesi, dallo scontro diretto sulle responsabilità dei tagli agli ospedali minori, in particolare a quello di Tagliacozzo. Difficile leggere e interpretare i documenti, ma per il centrodestra la “colpa è della precedente amministrazione, tanto che i partiti di governo regionale fanno stampare e attaccare centinaia di manifesti in tutti i comuni del territorio con documenti alla mano. La risposta di Paolucci, ex assessore alla Sanità nella precedente legislatura, arriva immediata sui social, anche in questo caso carte alla mano. Ma andiamo per gradi. Nel frattempo infuria la polemica sulla questione dei pronto soccorso di Tagliacozzo e Pescina (Leggi articolo) poiché la denominazione Ppi non compare più nel nuovo piano approvato.
Il centrodestra nel manifesto spiega che
Furono D’Alfonso e Paolucci a convertire nel 2016 la struttura in Pta. Ecco tutta la storia.
L’ospedale di Tagliacozzo è stato trasformato in Presidio territoriale (Pta) nel luglio 2016, quando il sindaco era Vincenzo Giovagnorio, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci.
Nel 2018, alla vigilia della campagna elettorale, il centrosinistra approvò una delibera di giunta (la numero 824) in cui inserì in tabella C solo la dicitura Tagliacozzo senza classificazione. Il provvedimento non fu mai assentito dai tavoli ministeriali, rendendolo così completamente privo di effetti.
Nel 2022 il Tavolo di monitoraggio ministeriale, con l’allora Ministro della Salute Roberto Speranza, considerò la Regione inadempiente per non aver ancora convertito in Pta il presidio di Tagliacozzo, così come stabilito dal decreto D’Alfonso/Paolucci.
Nella nuova rete ospedaliera regionale, approvata dal Ministero con a capo il Ministro Schillaci, nel maggio 2023, a Tagliacozzo il governo Marsilio non solo ha confermato i reparti di riabilitazione, ma ha aggiunto 12 posti letto, oltre ai servizi di diabetologia, radiologia, emodialisi, laboratorio analisi e tutte le funzioni afferenti a un presidio medico h24.
A marzo 2023 l’Aric ha avviato la gara d’appaIto per la realizzazione dell’Ospedale di comunità di Tagliacozzo, finanziato con fondi Pnrr.
É stata quindi l’amministrazione Marsilio a salvare il presidio di Tagliacozzo, difendendolo dai tagli decisi da d’Alfonso e Paolucci, nel silenzio del sindaco Giovagnorio. Questa è la verità.
Dal centrosinistra arriva la replica immediata con le dichiarazioni di Paolucci.
“Solo bugie da parte delle destre. Marsilio e i suoi continuano a fare propaganda con le menzogne.
Mentono sapendo di mentire, mentono anche di fronte alle carte.Il dca 45 del 2010 firmato da Chiodi, con la Verì presidente Commissione Sanità, certifica la dismissione dei nosocomi abruzzesi da parte delle destre.
Anni e anni di propaganda e bugie, di zero fatti e solamente tagli, ora la verità deve venire fuori, su Tagliacozzo ma anche su tutte le strutture d’Abruzzo”
Il manifesto del centrodestra
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