Avezzano. Di Pangrazio bussa alla porta di Alfano per mettere sul tavolo del Ministro degli Interni “l’assoluta contrarietà” delle amministrazioni Marsicane alla riduzione del personale (da 36 a 30) del distaccamento dei Vigili del fuoco Avezzano-Marsica messa in cantiere dal Dipartimento sulla base di “un numero di interventi di soccorso non veritieri”. Il primo cittadino di Avezzano, in linea con la decisione assunta nel consiglio straordinario, condivisa e sottoscritta dai colleghi Marsicani, che gli hanno dato mandato di “porre in essere tutti gli atti necessari per ottenere una giusta classificazione del Presidio”, ha chiesto un’audizione urgente al Ministro Angelino Alfano, al capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, soccorso pubblico e difesa civile, Alberto Di Pace e al Capo del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Alfio Pini. Obiettivo: illustrare i dati relativi “alla reale attività” svolta dai Vigili del Fuoco (2.208 all’anno) che testimoniano la necessità di una classificazione in fascia superiore (Sd4, con 54 unità). “L’esatto contrario della proposta di riduzione di sei unità formulata nel piano di riordino nazionale”, sottolinea Gianni Di Pangrazio, “sulla base di un numero di interventi non rispondenti alla realtà (1.880). La Marsica non deve essere penalizzata, né declassata, poiché si metterebbe a serio rischio il buon funzionamento di un presidio di fondamentale importanza che garantisce la sicurezza e i soccorsi a una comunità di 150.000 persone sparsa in 37 Comuni, in un territorio impervio e montano di 2.500 kmq”. La necessità di rivedere i dati, e quindi la classificazione superiore per il distaccamento marsicano, è stata “condivisa” anche dal Prefetto dell’Aquila che, in un incontro con il Conapo, ha chiesto al Direttore regionale del corpo di reinviare al Dipartimento i dati forniti dal sindacato. Per non lasciare nulla al caso, però, il sindaco, a nome dell’intera Marsica, punta a ottenere garanzie dalla massima autorità del settore: il Ministro Degli Interni, Angelino Alfano.