Avezzano. Una lettera a Rossella Rotondo, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Abruzzo, per scongiurare l’accentramento all’Aquila del personale dell’area accertamento di Avezzano. Il documento è stato inviato in modo congiunto dai presidenti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti Contabili dell’Aquila e di Avezzano, Amerigo Di Benedetto e Augusto D’Alessandro. «Cogliamo l’occasione per esprimere tutta la nostra contrarietà a tale iniziativa per le motivazioni che andiamo di seguito ad illustrare», affermano, «il territorio della provincia dell’aquila è un territorio del tutto peculiare nel panorama nazionale. L’orografia e la frammentazione degli insediamenti urbani rendono difficili gli spostamenti e creano difficoltà al contribuente che deve recarsi nel capoluogo. Pensiamo a chi viene da Carsoli (circa 65 chilometri) o da Castel di Sangro (più di cento chilometri), per esempio. Dalle informazioni in nostro possesso non ci risulta poi che l’accentramento del personale trovi applicazione uniforme nelle altre regioni italiane, anzi quella Abruzzese appare una anomalia per la verità. Riteniamo poi che tale scelta vada in senso opposto a quella operata dal legislatore nazionale in tema di federalismo fiscale, laddove viene auspicato un sempre maggior decentramento e mai un accentramento di risorse e mezzi. Per queste motivazioni noi la esortiamo a rivedere la posizione della Direzione regionale Abruzzo dandole fin da ora la nostra più ampia disponibilità, nell’ambito delle rispettive attribuzioni , per la soluzione del problema». «Anche l’ordine dei commercialisti dell’Aquila», ha commentato Augusto D’Alessandro, «sostiene la necessità di salvaguardare la struttura avezzanese e questo significa che non si tratta di campanilismo ma di una vera necessità di tutta la Provincia».