Avezzano. Svolta nel caso del 21enne marocchino residente nella Marsica e ucciso a Lodi da un colpo di arma da fuoco. Un ragazzo si è presentato spontaneamente in Procura accompagnato dal suo avvocato, si tratterebbe di un 30enne marocchino, cugino della vittima, già nel mirino degli investigatori, che avrebbe però dichiarato la sua estraneità ai fatti. Mohamed Kaoukeb Raji, 21 anni era stato trovato senza vita sabato pomeriggio in un campo di mais tra Pieve Fissiraga e Villanova.
Il ragazzo che si è presentato in Procura, e, poco dopo, avere dichiarato la sua estraneità ai fatti, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’autorità giudiziaria ha disposto il fermo: il giovane è ora detenuto nel carcere di Lodi, accusato di omicidio.
Le prove raccolte fino a questo momento, come riporta il Corriere della Sera, tra incroci di testimonianze, analisi e riscontri, delineano un quadro che, secondo gli inquirenti, lascia pochi dubbi sul suo coinvolgimento. Il delitto si andrebbe a inserire in un contesto noto alle forze dell’ordine: quello dello spaccio di sostanze stupefacenti. Da tempo, infatti, la zona compresa tra Villanova del Sillaro e Pieve Fissiraga è considerata una delle principali piazze di spaccio della provincia, nascosta tra i campi agricoli ma ben attiva. Proprio un conflitto legato alla gestione di quel traffico illecito sarebbe, secondo le ipotesi investigative, all’origine dell’omicidio. La vittima, senza fissa dimora e con precedenti per droga, è stato ucciso con un colpo di fucile al petto nella notte tra giovedì e venerdì. Il suo corpo è stato ritrovato due giorni dopo, sabato pomeriggio, in una zona isolata ma vicina alla viabilità ordinaria.