Avezzano. Comuni marsicani verso i servizi associati con Avezzano capofila in sinergia con la Comunità montana Marsicana: nel summit in Municipio promosso dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, i colleghi della Marsica (28 i presenti) hanno aperto la porta al progetto “servizi in convenzione” e a fare squadra per giocare un ruolo nel riordino delle Province. Obiettivi e risultati attesi saranno messi nero su bianco nelle prossime settimane da un gruppo di lavoro composto dai sindaci di Avezzano, Scurcola Marsicana, (Vincenzo Nuccetelli) Ovindoli, (vice sidnaco marco Iacutone), Tagliacozzo, (Maurizio Di Marco Testa), Collelongo (Angelo Salucci), Cerchio (Gianfranco Tedeschi), Civita d’Antino (Sara Cicchinelli), Balsorano (Mauro Tordone), il vice presidente della Comunità montana, (Aurelio Maurizi), il presidente dell’Unione dei Marsi (Pierpaolo Rubeo) e il responsabile del comitato territoriale Provincia dei Marsi (Attilio Santellocco). Lunedì alle 18 al Comune di Avezzano, ringraziato da tutti i sindaci per l’iniziativa, sarà stilato un documento: l’atto sarà poi condiviso con sindaci e inviato al Cal attraverso il rappresentante della Marsica, Vincenzo Nuccetelli. Sul fronte servizi in convenzione, invece, il fine è quello di razionalizzare l’erogazione e di ottimizzare l’organizzazione delle funzioni in linea con le leggi 122/2010 e 148/2011 e le ultime norme attivate dal D.L. 95/2012 che impongono la gestione associata delle funzioni per i Comuni minori.
“Il sostegno dei sindaci indica una nuova stagione per la Marsica e per Avezzano”, spiega Giovanni Di Pangrazio, “dopo anni di subalternità la Città torna in prima fila sulle questioni riguardanti il territorio, pronta a combattere al di là delle bandiere per invertire un trend che da anni ci vede come terra di spoliazioni. Faremo sentire forte la nostra voce anche sul riordino delle Province”. Linea condivisa dal presidente della Comunità montana marsicana Maurizio Di Marco Testa che ha auspicato un “raccordo forte tra Avezzano e i Comuni montani della Marsica per sviluppare forme di cooperazione nella gestione delle funzioni comunali”.
Le convenzioni per ciascuna funzione associativa (si è parlato tra l’altro di Protezione civile e Polizia locale) potranno essere siglate a “geometria variabile”, cioè tenendo conto delle specificità di ogni Amministrazione, anche di quelle superiori ai 5.000 abitanti per le quali non sussiste obbligo normativo. Al vertice hanno partecipato il direttore dell’Anci Giuseppe Mangolini e il consulente Alberto Di Bella, consulente Anci, esperto delle tematiche dell’associazionismo tra i Comuni.
Foto Sbardella