Avezzano. Oltre 30mila vittime furono contate nel tragico terremoto che rase al suolo Avezzano e numerosi altri centri della Marsica. Questa mattina, la Questura dell’Aquila ha dato il buongiorno sui social con l’immagine di un agente della squadra volante che guarda in direzione della Marsica.
La foto è stata scattata dal Monte Salviano da cui è offerto da sempre uno dei panorami più suggestivi del territorio.
Sono tante le manifestazioni che proprio oggi non si sono potute svolgere a causa dell’emergenza sanitaria in corso e che hanno rappresentano, negli anni, un punto fermo delle commemorazioni in cui si ritrova e si riunisce una comunità intera.
Celebrata in forma ridotta, con solo una rappresentanza, anche la commemorazione ai piedi del Salviano, al monumento dedicato alle Vittime del terremoto del 1915, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Unuci e le altre associazioni civili e militari.
La Polizia di Stato nel 1915 non c’era: esisteva il Corpo delle guardie di città, un ente con la vocazione per il soccorso pubblico dal quale avrebbe poi preso forma il Corpo delle guardie di ps e successivamente la Polizia di Stato.
Tra le vittime del terremoto, tra gli agenti dell’allora “polizia” del luogo, vengono ricordati due delegati di pubblica sicurezza:
Angelo Di Salvia, calabrese, che morì sotto le macerie di Avezzano e Teodoro Ottavi, romano, che perse la famiglia nel terremoto ma nonostante questo fu tra i primi a portare soccorso. Accorrendo da Celano, Teodori mise in piedi una squadra che riuscì a salvare molte persone sepolte vive.
Già da mesi la Questura dell’Aquila ha scelto un nuovo modo di comunicare con i cittadini, attivando canali social in cui vengono raccontate, giorno dopo giorno, le attività sul territorio.