Roccavivi. Si sono conclusi i solenni festeggiamenti patronali in onore di Santa Filomena, Maria SS.ma delle Grazie, Madonna Assunta e San Rocco, che dal 13 al 16 agosto hanno animato Roccavivi con un intenso programma religioso e civile, capace di unire tradizione, fede, musica e spettacolo.
Le giornate hanno visto la partecipazione corale dell’intera comunità, con momenti di grande devozione come le solenni celebrazioni liturgiche e le processioni, e con eventi civili che hanno richiamato un pubblico numeroso anche dai paesi vicini.
Quest’anno, come anche lo scorso anno, a rendere speciale l’organizzazione è stato il Comitato Feste Patronali formato interamente da giovani, che con impegno, passione e creatività hanno saputo dare nuova linfa alla tradizione, dimostrando quanto le nuove generazioni siano capaci di custodire le radici e al tempo stesso proiettare la comunità verso il futuro.
Tra i momenti più attesi, spicca senza dubbio il concerto di Irene Grandi, tenutosi il 15 agosto nel Parco E. De Benedictis, che ha regalato emozioni straordinarie e trasformato la serata di Ferragosto in una grande festa di musica e condivisione. La presenza dell’artista ha rappresentato il culmine degli eventi civili, suggellando un’edizione che resterà a lungo nella memoria collettiva.
Grande successo hanno riscosso anche lo “Super Star Show”, il Gran Concerto Bandistico “Città di Ailano”, e l’energia trascinante dei Liveplay Coldplay Experience, accompagnati da un suggestivo spettacolo pirotecnico che ha salutato la chiusura dei festeggiamenti.
Il parroco don Giuseppe Siciliano e il Comitato esprimono profonda gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, dal sostegno economico al lavoro concreto, fino alla vicinanza affettuosa di tanti amici vicini e lontani. «È stata la dimostrazione – sottolineano i giovani del Comitato – che quando una comunità si unisce, nulla è impossibile».
Con orgoglio, Roccavivi saluta così i suoi festeggiamenti patronali 2025: una festa di fede e tradizione, ma anche la prova che i giovani possono essere protagonisti attivi e appassionati della vita comunitaria.
