Avezzano. Una sala consiliare gremita, con ospiti d’eccezione e un pubblico attento ad ogni parola. Questa è stata l’atmosfera che si è respirata durante la presentazione de “Il Principe del Lago”, l’ultimo romanzo di Francesco Proia, scrittore e giornalista marsicano. Dopo un breve saluto del Sindaco Di Pangrazio, la presentazione è entrata subito nel vivo con interventi dell’autore e degli illustri ospiti: il professor Leonardo Saviano, storico del Principato di Monaco e Raimondo Terramano, profondo conoscitore della Massoneria e studioso di società iniziatiche; il tutto si è svolto sotto la guida esperta di Roberta Maiolini, impeccabile nella moderazione dell’evento. Particolarmente coinvolgente anche la lettura di alcuni passi del romanzo, affidati alla voce dall’attore avezzanese Antonio Pellegrini. Il libro, completamente incentrato sulla figura del Principe Torlonia e sulla storia della nobile famiglia romana, tocca il suo rapporto con la Massoneria, l’ambiguo legame del Principe con Mussolini e soprattutto la misteriosa raffigurazione di Leonardo da Vinci presente a Villa Torlonia ad Avezzano. Grazie a questo dipinto, sconosciuto ai più, il libro apre nuovi interrogativi sulla storia del Fucino e del suo prosciugamento: come si inserisce il genio di Leonardo da Vinci tra Giulio Cesare, il primo a pensare di prosciugare il lago, e Alessandro Torlonia, l’unico che dopo diciassette secoli di tentativi riuscì nell’impresa? L’interrogativo sul quale s’intreccia l’intera trama del nuovo romanzo di Proia è proprio questo: Torlonia, Cesare o da Vinci: chi si nasconde realmente dietro la più grande opera idraulica dell’antichità? Dopo il successo di “Polvere di Lago” Proia con questo nuovo romanzo alza il sipario su un aspetto inedito della storia marsicana, un filone del tutto nuovo di cui fino ad oggi si sapeva poco, o nulla.