Avezzano, In un’affollata sala consiliare del Comune è stato presentato il nuovo romanzo di Francesco Proia, dal titolo “La compagnia del Volto Santo”. Su questo tema, interessante ed inedito, si intreccia la trama dell’ultimo romanzo storico dello scrittore marsicano, che fa rivivere ai lettori l’avventuroso ed emozionante viaggio che in seguito al sacco di Roma del 1527 portò in Abruzzo la più importante reliquia della cristianità, ancora oggi conservata a Manoppello.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Pietro Guida. Alla presentazione ha partecipato Fabrizio Venturini, esperto e studioso di araldica medievale, mentre le letture estratte dal romanzo sono state lette dall’attore avezzanese Antonio Pellegrini. La presentazione si è aperta con la proiezione del booktrailer del romanzo, girato e diretto dal giovane videomaker marsicano Vittoriano Palerma. Poi è stato il momento dei saluti dell’amministrazione comunale, affidati all’assessore alla cultura Pierluigi Di Stefano. Durante la presentazione è stata descritta la storia su cui verte tutto il romanzo di Proia.
Il libro si sviluppa su due piani paralleli: uno storico ambientato nel 1527, in cui i protagonisti faranno di tutto per portare in salvo la Veronica dalla furia dei Lanzichenecchi, mentre in quella odierna, ambientata al giorno d’oggi, i protagonisti dovranno far luce sulle inspiegabili sparizioni delle reliquie conservate a Tagliacozzo e a Manoppello, i due paesi notoriamente più devoti al culto del volto santo. Inizia così un viaggio a ritroso nel tempo che ci farà capire come e perché la Veronica, dalla basilica di San Pietro sia finita a Manoppello, passando proprio per Tagliacozzo.
Il pubblico ha accolto con favore e con curiosità la storia raccontata da Proia nel suo romanzo, soprattutto perché tocca tematiche legate alla cultura e al turismo abruzzese, sconosciute ai più. Il romanzo di Proia può infatti rivelarsi un grande volano per il turismo, religioso e non solo, legato alla reliquia di Manoppello, ma anche al suo legame con Tagliacozzo, da sempre legato al culto della santa Veronica.