Carsoli. Le indagini proseguono a ritmo serrato ma non ci sarebbero ancora riscontri ufficiali sullo stupro che una giovane di 23 anni ha denunciato di aver subito nella notte di Halloween in un locale nella zona commerciale di Carsoli.
In un quadro ancora tutto da chiarire caratterizzato da discrezione e cautela, però, alcuni elementi sono emersi: come rivelano fonti investigative, non si sarebbe trattato di una violenza sessuale del branco e non ci sarebbe stata aggressione mentre le indagini si starebbero concentrando su un giovane che non è stato ancora identificato.
Tuttavia, il lavoro dei carabinieri della stazione di Tagliacozzo, guidati dal maggiore Silvia Gobbini, e l’inchiesta della Procura di Avezzano, nella mani del procuratore capo, Andrea Padalino, sono in un momento molto delicato e difficile: infatti, la presunta violenza sessuale sarebbe avvenuta senza testimoni e in un locale nel quale nel corso della festa si è consumato alcol. Inoltre la stessa giovane, una studentessa universitaria, non avrebbe un ricordo chiaro dell’episodio essendo tra le altre cose in uno stato di shock. Non a caso, la 23enne non ha ancora formalizzato ufficialmente la denuncia all’Autorità giudiziaria.
Gli investigatori sono in attesa di conoscere l’esito degli specifici esami che scattano in questi casi, effettuati al pronto soccorso di Avezzano dove la giovane è stata trasportata la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre. I militari continuano a sentire i giovani che hanno partecipato alla festa ma soprattutto a visionare i filmati delle numerose telecamere di sorveglianza presenti nella zona nella speranza di poter avere elementi utili. Domani in Procura ad Avezzano è in programma un summit.