Avezzano. Sette anni di carcere per lo stupratore delle infermiere. La corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricordo presentato da Enriges Kavalli, e ha confermato la condanna a 7 anni di reclusione. All’epoca dei fatti Kavalli, di origine albanese, aveva 19 anni ed era ospite nella struttura Crisalide dove stava scontando una misura di sicurezza. Il 24 ottobre è riuscito a procurarsi un coltello e a minacciare due infermiere, rapirne una e abusare di lei per tutta la notte.
La suprema Corte ha ritenuto di accogliere la tesi sostenuta dal procuratore Generale e dall’avvocato Pasquale
Milo, difensore delle parti civili, che avevano subito delle aggressioni da parte del giovane, rapina aggravata, sequestro di persona aggravato, violenza sessuale aggravata, lesioni aggravate e altro. Secondo il consulente della Procura, l’uomo era «capace di intendere e di volere» mentre commetteva gli abusi e che poteva «partecipare al processo perché è lucido e integro».
Soddisfazione espressa dalle parti civili che hanno ottenuto il provvedimento di inammissibilità avverso un ricorso che chiedeva una sostanziale riduzione della pena inflitta, non dovuta.