Avezzano. L’episodio risale al dicembre dello scorso anno ma è venuto alla luce solo recentemente. Una ragazzina di 16 anni residente in un comune a pochi chilometri da Avezzano ha trovato il coraggio di raccontare l’inferno in cui è stata trascinata da tre ragazzi immigrati di origine marocchina tra i 22 e i 24 anni. Due di loro sono già stati individuati e arrestati, le forze dell’ordine sono sulle tracce del terzo, che faceva da palo.
“Si tratta di un episodio increscioso che ha fatto piombare Avezzano e la Marsica nel terrore, soprattutto le donne, che certamente sentono più forte la minaccia di subire una violenza rincasando di sera o semplicemente facendo una passeggiata, commenta Flavio Cotturone segretario giovanile del Coordinamento Lega Marsica, insieme al Regionale Francesco De Santis. Il numero degli atti di violenza soprattutto nei confronti delle donne è sempre più alto ed è necessario intervenire. La tutela dell’integrità delle persone è un diritto costituzionale e va preservato attraverso un maggiore presidio del territorio, ma anche attraverso pene certe a livello nazionale”.
“Fermo restando che l’immigrazione regolamentata e controllata è un valore aggiunto per un Paese, non è da sottovalutare il fatto che ogni giorno ci sono 11 stupri e in 4 casi su 10 il criminale è un immigrato, aggiunge Cotturone, occorre non solo prevenire ma anche ridare dignità alle vittime di questi reati efferati e a chi ha subito l’immenso dolore di un crimine violento senza avere giustizia”.