Avezzano. Arriva a gran voce la protesta dei ragazzi e degli studenti della facoltà di Giurisprudenza di Avezzano. La sede, che il sindaco aveva promesso loro, sembra non essere più disponibile. Ora, a meno di un mese dall’inizio delle lezioni, non si vede una soluzione all’orizzonte. I problemi sembrano nati tra il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e i proprietari della sede. Queste ovviamente sono indiscrezioni, ma gli studenti dell’Ateneo non si sentono affatto tutelati dell’amministrazione comunale. Eppure a loro è chiesto il pagamento puntuale delle tasse universitarie, pur non avendo una sede stabile e non avendo con certezza un luogo sicuro per seguire le lezioni e sostenere gli esami. Gli studenti non ci stanno, si lamentano e gridano a gran voce, tramite il nostro giornale: “per quale motivo dovremmo pagare le tasse? Per cosa? Per non avere una sede e una sicura sistemazione? Noi non ci stiamo!”. Continuano così: “Nessun rappresentante del Comune si è degnato di farci una comunicazione ufficiale e, come al solito, gli studenti devono accontentarsi delle notizie di voci di corridoio: niente di peggio!”. La situazione è ai limiti dello scandalo, gli studenti sembrano pacchi postali destinati ad essere spostati da una sede all’altra senza avere una certezza, e in base alle ultime notizie, la sede distaccata di Teramo sembra un peso più che un vanto per il comune di Avezzano. Importa così poco il futuro di tutti i giovani iscritti all’Ateneo? Giulia Antenucci