Collelongo. Trentasei bambini di Villavallelonga e Collelongo che frequentano le scuole medie all’istituto comprensivo di Trasacco dall’inizio dell’anno scolastico, per mancanza di collegamenti di trasporto pubblico corrispondenti all’orario di ingresso a scuola, sono costretti a essere accompagnati quotidianamente dai familiari o a prendere il pullman alle sette per rimanere poi fuori scuola per quasi un’ora senza alcuna vigilanza (parliamo di bambini di 11 – 13 anni). “Tale problematica, creatasi solo in quest’ultimo anno scolastico , avrebbe origine dalla decisione del Dirigente scolastico e del collegio docenti di articolare la frequenza scolastica su cinque giorni settimanali (e non sei come in passato)”, ha spiegato Nicola Pisegna Orlando, già consigliere comunale di Avezzano e regionale, “ciò impedisce anche la minima flessibilità in ingresso, previsto rigorosamente per le otto. Il servizio di trasporto pubblico (TUA) pur interessato dai Sindaci al problema , ormai da mesi, non si è reso disponibile ad anticipare la corsa delle 8.10.
Tutto ciò si traduce nel disagio per i bambini (che viaggiano in pullman) che si alzano alle sei e mezzo per stare poi un’ora all’addiaccio a Trasacco, senza alcuna vigilanza, in attesa dell’ingresso a scuola ; per molte famiglie che ogni giorno accompagnano, direttamente o con passaggi di cortesia, i bambini a scuola con una percorrenza nell’anno scolastico di almeno 6500 Km (Villavallelonga – Trasacco e ritorno ) ed una spesa annua di circa 600 euro a cui va aggiunto il costo dell’abbonamento che deve comunque essere acquistato per i viaggi di ritorno. Viene spontaneo chiedersi perché nelle scuole superiori, in fase di definizione dell’orario di lezione, si tenga conto delle esigenze di trasporto degli studenti che provengono dai paesi più decentrati, prevedendo l’ingresso fino alle 8,15 ed ore di lezione di 50 e 60 minuti e qui non sia possibile. Gli organi scolastici e l’azienda di trasporto regionale devono trovare una soluzione al problema sin da ora, al fine di dare certezze ai Comuni interessati ed alle famiglie prima ancora della scadenza delle iscrizioni al nuovo anno scolastico. In mancanza di rassicurazioni si percorreranno altre vie: politiche, attraverso interrogazioni in consiglio regionale, ed istituzionali, attraverso il coinvolgimento dell’ufficio scolastico regionale e del Ministero dell’istruzione”.