Avezzano. Con la proiezione nella Casa Circondariale di Avezzano, del video dello spettacolo tenuto al Teatro dei Marsi il 25 marzo, in occasione del Dantedì, si è concluso il Progetto, “Tra la perduta gente – Dante incontra le anime oltre i confini”, realizzato dal Liceo Classico Torlonia in collaborazione con gli ospiti dell’Istituto penitenziario avezzanese. Dario Vischetti, Carola Caporale, Edoardo Mattei, Emma Pietrantoni, Gioele D’Amore, Irene Sacchetto, gli alunni della classe IV A che avevano condiviso con i detenuti un percorso di lettura e riflessione sul testo dantesco, sono stati accolti con affetto ed emozione.
Guidati dall’attore Corrado Oddi, ideatore del progetto, e con il supporto della prof.ssa F. Gambelunghe gli studenti avevano trasmesso il messaggio di redenzione e di speranza dell’opera dantesca attraverso recitazione di versi e riflessioni con l’accompagnamento musicale dell’Ensemble del liceo diretto dal maestro Massimiliano De Foglio. La sinergia con il Comune di Avezzano, con la Diocesi dei Marsi, con il Tribunale di Avezzano e con la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila (CarispAQ) aveva rafforzato il valore dell’iniziativa.
La parte più emozionante dello spettacolo era stata però la proiezione di interviste rilasciate da alcuni detenuti della Casa Circondariale di Avezzano agli studenti e di letture condivise di versi della Divina Commedia che avevano offerto una prospettiva inedita sul significato dell’opera di Dante, attraverso le parole di chi si trova a vivere un profondo cammino di riflessione interiore e di rieducazione. Oggi la visione condivisa del filmato dello spettacolo ha procurato una grande emozione. È stata un’esperienza coinvolgente, destinata, per tutti, a lasciare il segno.
Un ringraziamento sentito, per il sostegno ricevuto, va alla dirigente dell’’Istituto di Istruzione Superiore “A. Torlonia-V. Bellisario” di Avezzano dott.ssa Flavia Maria Teresa Valentina Cannizzaro, e al Direttore della Casa Circondariale di Avezzano dott.ssa Maria Celeste D’Orazio. Un grazie speciale alla psicologa Stefania Ricciardi, all’educatrice Sabrina Paris, alla docente volontaria Marilena Emili per averci accolto con professionalità e disponibilità.
Un’iniziativa che giunge al termine con profonda e condivisa soddisfazione, avendo conseguito appieno l’ambizioso intento di favorire l’inclusione sociale e culturale mediante la letteratura, di stimolare il dialogo e la comprensione reciproca tra generazioni e di offrire un’occasione autentica di arricchimento personale tanto agli studenti quanto ai detenuti coinvolti.