Avezzano. Le testimonianze di chi è scampato all’ictus cerebrale, la forza del volontariato nel momento del dolore e i picchi di professionalità di un reparto come quello di neurologia di Avezzano che in Abruzzo è diventato il primo per numero di trattamenti terapeutici: 117 nello scorso anno e 55 nell’anno corrente. Ieri, all’ospedale di Avezzano, alla presentazione della Federazione Alice Abruzzo onlus, impegnata nel sostegno materiale e umano dei malati di ictus cerebrale, l’aspetto squisitamente sanitario si è affrancato dal freddo tecnicismo per legarsi al mondo dei volontariato, sempre più vicino a malati e familiari.
Le associazioni di volontariato che danno un sostegno al malato quando esce dall’ospedale, per visite, controlli successivi o adempimenti burocratici, chiudono il cerchio tra sanità e solidarietà. Un asse importante che ieri è stato consolidato durante un incontro, promosso dalla stessa federazione Alice, in cui si è parlato di: sintomi premonitori dell’ictus, necessità di intervenire tra le 3 e le 6 ore dall’evento ischemico cerebrale, nuove modalità terapeutiche e percorso organizzativo di soccorso e cura. In apertura dell’incontro, dal titolo ‘Agisci in fretta l’ictus non aspetta’, è intervenuto il manager della ASL, Rinaldo Tordera che, affiancato dal direttore sanitario aziendale, Teresa Colizza, ha sottolineato come, tra le novità dell’atto aziendale varato dalla Asl, ci sia il dipartimento funzionale neurovascolare, nell’ottica di un ulteriore supporto e coordinamento delle attività sulle malattie tempo-dipendenti.
Erano presenti, tra gli altri, il prof. Antonio Carolei, direttore del reparto di neurologia dell’ospedale di Avezzano, il dr. Berardino Orlandi, dirigente medico dello stesso reparto, che ha gestito l’incontro dando spazio a relatori e pazienti, la vice presidente regionale di Alice, Maria Vittoria De Angelis, la rappresentante dell’area Marsica, Mariella Venditti, oltre a pazienti che, con disincanto e ironia, hanno raccontato l’esperienza della malattia, ringraziando i medici per la loro professionalità. Nei giorni scorsi, peraltro, c’è stato un caso eccezionale: un paziente di 97 anni, colpito da ictus, è stato assistito e salvato dalla morte dal reparto di neurologia di Avezzano. Il reparto di stroke unit di Avezzano, all’interno di neurologia, dal 2014 a oggi ha consolidato la propria posizione nel panorama regionale, garantendo procedure terapeutiche di due tipi: trombolisi endovenose (somministrazione del farmaco che scioglie il coagulo di sangue che provoca l’evento dannoso) e trombectomie che, attraverso la radiologia interventistica, ad Avezzano diretta dal dr. Gianni Passalacqua, rimuove l’ostruzione agendo con un catetere sul punto critico. Ogni anno, ad Avezzano, vi sono circa 400 ricoveri per ictus cerebrale. Il fattore tempo fa la differenza ed è quindi necessario intervenire prima possibile, mettendo in moto, con un gioco di squadra, tutta la filiera operativa: il servizio 118, diretto dal dr. Gino Bianchi, il pronto soccorso e la neurologia.