Trasacco. E’ arrivato il primo provvedimento di richiesta di espulsione. E’ stato messo in atto dal sindaco di Trasacco, Mario Quaglieri, che ha chiesto al prefetto Francesco Alecci l’allontanamento dal suo Comune di uno straniero con denunce a carico. Ora anche altri sindaci sono pronti a seguirlo, come quello di Luco, Domenico Palma, che si congratula con la presa di posizione del collega. “E’ solo il primo”, ha affermato Quaglieri, “e ora attendo la risposta della prefettura”. Nei giorni scorsi aveva annunciato la clamorosa iniziativa, e ora è passato ai fatti. “Abbiamo ravvisato la pericolosità sociale e i ripetuti comportamenti, tesi a minare la sicurezza pubblica, del cittadino straniero residente nel mio Comune”, ha affermato nella lettera al prefetto, “e preso atto delle recenti denunce a suo carico da parte della polizia locale per attentato a impianti di pubblica utilità come il defibrillatore salvavita che era in piazza, e danneggiamenti vari, chiedo l’allontanamento dal territorio comunale e chiedo che gli venga impedito di tornare senza autorizzazione”.
Il primo insolito provvedimento è stato adottato nei confronti di K.B., 30enne di origine marocchina che distrusse il defibrillatore in piazza qualche mese fa. “Considerato i precedenti penali a suo carico che lo hanno portato a scontare la misura preventiva dell’obbligo di firma proprio nel nostro territorio comunale”, spiega il primo cittadino, “e alla luce dell’ultimo deprecabile episodio di violenza che lo ha visto protagonista di un’aggressione a un residente presso la propria abitazione mettendo a rischio anche l’incolumità dei giovani figli dell’imprenditore, è necessario il suo allontanamento. Anche per il procurato allarme sociale che lo hanno visto protagonista negli ultimi tempi”. “Sento il dovere di ringraziare le forze dell’ordine per il servizio da loro svolto giornalmente e con successo”, aggiunge il sindaco di Luco Palma, “tuttavia condivido le iniziative dei sindaci di Avezzano e Trasacco ma ritengo che le singole iniziative per quanto apprezzabili non sono risolutive di un problema che va affrontato in modo più deciso e che desta preoccupazione e allarme in tutta la cittadinanza marsicana. Per questo, al fine di poter prendere iniziative comuni, ho proposto al presidente dell’Assemblea dei sindaci, Gianni Di Pangrazio, di discutere la questione già nella prossima riunione del 3 giugno”.