Avezzano. Riparte il processo per la strage di San Silvestro. Alla sbarra ci sono sei dirigenti e funzionari della Strada dei Parchi e nell’udienza sono stati ascoltati alcuni testimoni. Davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Paolo Andrea Taviano, hanno testimoniato Lora Cipollone, direttore sanitario che ha redatto i certificati di accertamento della morte e un medico del 118 intervenuto sul posto, oltre a degli agenti della stradale. Sotto accusa per disastro colposo e omicidio colposo ci sono Aldo Tiberi, Eraldo Sforza, Igino Lai, Giulio Forte, Claudio Nugnes e Massimo Di Lorenzo. Secondo l’accusa del pubblico ministero Guido Cocco, hanno delle responsabilità per la strage sull’A25, avvenuta dieci anni fa sul viadotto di Collarmele. Cinque persone persero la vita in un maxi tamponamento causato dal ghiaccio e dalla scarsa visibilità. Nell’incidente, avvenuto tra il casello di Pescina e quello di Celano, morirono Ludovico Carchio e Pietro De Paola, gli autisti dei due pullman pugliesi, i coniugi Luigi Carano ed Erika Ciancaleoni, che si trovavano sul bus delle Ferrovie del Gargano, tutti di San Severo (Foggia) ed Helmut Prechtl, austriaco alla guida di una Smart. I feriti furono ventidue, tra cui tre bambini (anche la figlia di pochi mesi della coppia deceduta) e due agenti della polizia stradale. Nell’impatto rimasero coinvolti due autobus, tre camion e sei auto, compresa una volante della Polstrada. Le parti civili, in particolare familiari delle vittime e Ferrovie del Gargano, avevano chiesto e ottenuto la citazione in giudizio del responsabile civile della Strada dei Parchi ai fini risarcitori. Le parti offese sono assistite dagli avvocati Antonio Milo, Andrea Rosa e Giovanni Paolo Ciocci.