Avezzano. Tanta preoccupazione sta suscitando in città il ritrovamento di alcuni bocconi avvelenati letali per cani e gatti. La segnalazione al nostro giornale e alle autorità competenti da parte di un giovane che in tarda serata è uscito con il suo cane nella zona intorno a via Cupello. L’animale, durante la passeggiata, ha tentato di mangiare uno di quei bocconi ed è solo grazie alla prontezza del suo padrone, che non ha esitato a togliere l’involtino dalla bocca dell’animale e al ricorso immediato ad un veterinario, che il cane può dirsi fuori pericolo. Sulla stessa strada sono stati rinvenuti diversi involtini di mortadella con dentro alcune palline blu di “lumachina”, un veleno per le lumache che uccide anche i cani. Immediato il rimbalzo delle segnalazioni sui social network per cercare di avvertire più persone e di salvare la vita ai poveri animali. Il fenomeno dei bocconi avvelenati è tanto grave e diffuso quanto poco considerato e conosciuto. Si tratta di una pratica crudele e illegale con cui si provoca la morte di un animale tramite l’ingestione di un’esca avvelenata. Nel rinvenire un boccone sospetto occorre tener presente di non annusare mai l’esca poiché potrebbe contenere sostanze volatili altamente tossiche. L’esca va rimossa facendo attenzione a non toccarla con le mani e a chiuderla in un contenitore a tenuta stagna, per consegnarla poi al servizio veterinario Asl del comune o agli organi di polizia ai quali occorre fare le opportune segnalazioni. Se possibile è meglio accertarsi che nella zona non vi siano altri bocconi pericolosi. L’avvelenamento di un cane è un reato del codice penale punibile con la reclusione fino a 18 mesi ma prima ancora è un’azione orribile di un essere umano che non ha mai posseduto un cane e che non sa cosa vuol dire essere amato. Gianluca Rubeo