San Benedetto dei Marsi. Nonostante le ordinanze, nonostante i dog toielette e nonostante i numerosi kit in vendita le strade, le piazze e i marciapiedi della Marsica sono invasi dalle deizioni canine. Ernesto Seritti, lettore di MarsicaLive, ha voluto raccontare quello che accade a San Benedetto dei Marsi in chiave ironica. “Nei giorni scorsi nei paesi della Marsica si è verificato un clamoroso episodio che forse è sfuggito alla vostra pur meticolosa attenzione. E’ accaduto infatti che, ispirandosi al famoso romanzo “La fattoria degli animali”, di orwelliana memoria, i cani hanno scatenato una rivolta, un’insurrezione generale”, ha spiegato Seritti, “dai volpini ai pastori abruzzesi, dai cocker ai bulldog, dai mastini ai doberman tutti insieme abbaiando inni patriottici e sventolando le loro bandiere hanno messo fine alla tirannia umana che durava da millenni e si sono impadroniti delle leve del potere.
Naturalmente, come in tutte le rivoluzioni che si rispettano, gli animali hanno cominciato a dividersi in differenti correnti di pensiero. I conservatori che vorrebbero intrattenere rapporti costruttivi con gli uomini, i moderati che predicano prudenza e infine gli oltranzisti, i giacobini. Sfortunatamente sembra che questi ultimi stiano avendo la meglio su tutti gli altri e vogliono portare alle estreme conseguenze il colpo di stato.
Gli estremisti considerano il genere umano il peggior nemico dei cani e hanno scritto nel loro programma che vendicheranno le umiliazioni e le violenze loro inflitte per generazioni. Tra le peggiori mortificazioni che hanno dovuto subire pongono il fatto che quando portavano il collare, alcuni padroni, senza nessuna vergogna, li inducevano a defecare e orinare pubblicamente, lungo le strade dei paesi, sui marciapiedi dei centri abitati, nelle aiuole delle piazze, davanti alle chiese, di fianco ai monumenti, praticamente dappertutto nonostante che ben sapessero che era severamente proibito. Poi comunque i cani ne fanno anche una questione di convivenza civile. Infatti poiché, tranne lodevoli eccezioni, i padroni non raccoglievano le deiezioni, la conseguenza immediata era che mamme in giro con le carrozzine, persone anziane a passeggio, bambini che giocavano, adulti durante le varie attività nessuno è riuscito a evitare di mettere i piedi in fallo, cioè sul prodotto della digestione canina con le disgustose conseguenze pratiche. Attivando e diffondendo in tal modo profonda avversione contro questa razza.
L’ordinanza emessa proprio ieri dal Gran Consiglio canino è semplice e drastica. Gli animali sono autorizzati a mettere il collare ai propri padroni e, se vogliono, possono portarli a passeggio con l’avvertenza che sono tenuti rigorosamente a portare paletta e busta per raccogliere eventuale prodotto del metabolismo umano. Così poi conclude il decreto “ … altrimenti l’inciviltà e la maleducazione che abbiamo sempre attribuito a molti nostri ex padroni si riverserebbe su di noi. Mica siamo come loro!”