Dall’acquisto della prima “Piccoletta”, il trattore diventato famoso anche nella piana del Fucino nel dopoguerra, dalla costruzione di tanti macchinari agricoli come falciatrici e motozappa fino ad oggi, punto di riferimento dell’agricoltura di precisione, che permette di ottimizzare i profitti, risparmiando tanto tempo.
È la storia di Gierre, società che si occupa di vendita e assistenza di macchine agricole, sulla Tiburtina, nel territorio del Comune di Aielli, in provincia dell’Aquila. Abbiamo inconrato i due titolari, Nevio Monticelli e Renzo D’Ascanio.
Come nasce Gierre
«L’Attività commerciale nasce alla fine degli anni ‘60», racconta Renzo D’Ascanio, «nella Valle Peligna, da mio padre Giuseppe D’Ascanio, che con il suo trattore lavorava per conto terzi. Negli anni ’70 nacque una seconda società destinata alla costruzione di macchine agricole, che ebbe subito un discreto successo. A quei tempi c’era una grande richiesta di meccanizzazione, erano gli anni del boom economico.
Tutto è partito da un trattore, la “Piccola”, era un mezzo della fine degli anni ’50. Negli anni ’80 ne acquistai una replica storica, perché l’ho sempre considerato un ricordo importante, che ha segnato la nostra storia».
«La sede nella Marsica è arrivata negli anni ‘80», va avanti, «da un primo marchio ne abbiamo acquistati altri e le sedi sono aumentate, da San Benedetto, all’Aquila fino ad Aielli. Quest’ultima è stata pensata proprio qui perché vicina all’imbocco dell’autostrada può servire persone e aziende di diversi territori, anche più periferici. L’azienda ha un’area commerciale amministrativa e una di assistenza ai clienti e abbiamo 9 dipendenti».
Trattori con la guida satellitare e i vantaggi dell’agricoltura di precisione
«Il successo della nostra azienda viene dall’aver investito sin da subito sulle nuove tecnologie», sottolinea D’Ascanio, «siamo stati tra i primi in Italia ad utilizzare i sistemi satellitari. Negli ultimi anni abbiamo portato anche nella Marsica questa nuova tecnologia, che permette, oltre a una guida più sicura, anche un tipo di agricoltura di precisione che è un assoluto vantaggio in termini di costi e profitti. Seminature e fresature vengono eseguite su linee rette con un calcolo molto più preciso rispetto all’impiego di metodi tradizionali».
«L’agricoltura di precisione è un investimento che fa l’azienda che la sceglie. Non solo, come pensano i più, per pianificare al meglio le coltivazioni future, grazie alla raccolta e all’analisi di una marea di dati che, elaborati in un software dedicato, possono essere utili per prevedere gli interventi da fare. Ma pochi sanno che questi dati permettono di intervenire in maniera quasi “chirurgica” anche sulle lavorazioni istantanee…“
Se, ad esempio, andiamo con un trattore che ha posteriormente uno spandi-concime e davanti una barra di rilevamento che, tramite sensori particolari, analizza lo stato di fotosintesi delle piante, ciò permette di rilasciare con la massima precisione solo la quantità di concime necessaria. Non quella che servirà l’anno prossimo, quando magari saranno cambiate le condizioni, ma quella che serve in quel preciso momento.
«Nuove tecnologie ed esperienza, insomma, ci mettono in condizione di assicurare all’azienda che sceglie i nostri mezzi un guadagno in termini di tempo, spese e ricavi. In questo territorio c’è ancora tanto da fare – anche come formazione a livello scolastico, con programmi che devono essere “svecchiati” – ma la vocazione agricola c’è. Bisogna solo investire sulle nuove generazioni, dando loro speranza e fiducia».
Qual è la vostra ambizione come imprenditori?
«Siamo persone con i piedi per terra, non ci interessa tanto crescere a tutti i costi, ma continuare a guadagnarci la fiducia di chi ci ha premiato finora e curare al meglio i nostri clienti. Quindi la nostra ambizione è quella di restare sul mercato, essendo riconosciuti sempre come affidabili e competenti».