San Benedetto dei Marsi. Anche quest’anno la compagnia a piedi Santissima Trinità di San Benedetto dei Marsi è pronta per ripartire alla volta del santuario trinitario di Vallepietra (Roma). E’ ormai una tradizione che si ripete ogni anno dal lontano 2003, anno in cui un gruppo di sambenedettesi si è unito alla compagnia di Ortucchio, per intraprendere il primo pellegrinaggio a piedi verso il santuario della Santissima Trinità. Quel gruppetto di pellegrini è andato aumentando di anno in anno, arrivando a toccare persino oltre cento persone a piedi, grazie a una sempre maggiore organizzazione che il gruppo ha assunto con il tempo. Difatti la compagnia è ora provvista di uno statuto interno che ha identificato delle figure referenti, con ruoli e mansioni ben specifiche per il miglioramento del pellegrinaggio: Erminia Raglione e Sleila Zazzara, capigruppo per l’organizzazione generale del pellegrinaggio; Ernesto Ianni, Leo Tarquini, Americo Colangelo, Umberto Falcone e Maurizio Colangelo, capigruppo per il percorso da seguire; Maria Di Genova e Maria Macerola, capigruppo per il pulmino del venerdì; Mario Ferrone, guida spirituale dei pellegrini; Aprilia Pensa e Patrizia D’Aurelio, infermiere; Gimmy Di Genova, responsabile dei medicinali del gruppo; Ermete Passante e Costantino Mariani, portavoce dei giovani. “Il pellegrinaggio dura tre giorni”, ha spiegato la capogruppo Sleila Zazzara. “Il giovedì, primo giorno di cammino, si parte da San Benedetto e si arriva a Camporotondo; il secondo giorno da Camporotondo si arriva al santuario di Vallepietra, dove i pellegrini possono gustarsi appieno le meraviglie del santuario ancora poco affollato; il sabato, terzo e ultimo giorno di cammino, la compagnia fa rientro a casa, accolta dall’amministrazione comunale, dal parroco e dalle confraternite locali con una processione di fedeli. Lo stesso giorno fanno rientro a San Benedetto anche la compagnia a cavallo e i pellegrini andati al santuario della Santissima Trinità in giornata con il pullman. E’ facile capire che, per poter consentire alla compagnia a piedi di ripetere ogni anno questa splendida esperienza, c’è bisogno di un grande lavoro organizzativo da parte nostra che organizziamo, riuscendo ottimamente a provvedere a tutto ciò che necessita”, ha concluso Sleila Zazzara. “Dal momento che il nostro è un cammino di fede”, ha aggiunto la capogruppo Erminia Raglione, “oltre al sostentamento del corpo, pensiamo anche alla cura spirituale dei partecipanti, già dalla domenica precedente alla partenza, con una messa celebrata dal nostro parroco, don Francesco Iulianella, dove viene impartita una benedizione particolare sulla nostra compagnia e su quanti andranno al santuario trinitario. Non solo, ma durante il difficile e suggestivo percorso, ognuno potrà ristorare il proprio spirito grazie a canti e preghiere recitate insieme e riportate in un opuscolo, creato appositamente per la nostra compagnia; infine noi capigruppo ci attiviamo per provvedere anche all’animazione liturgica della messa celebrata per noi al santuario della Santissima Trinità. Tutto questo impegno è ripagato quando, giunti con fatica al santuario, ci sentiamo rigenerati nel cuore da quell’amore trinitario di Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo”, ha terminato il suo intervento Erminia Raglione. Maria Di Genova, capogruppo per l’organizzazione del pulmino, ha concluso: “Da tanti anni ormai il gruppo a piedi quasi raddoppia il venerdì, giorno in cui si raggiunge il santuario, poiché molti fedeli raggiungono in mattinata l’hotel dove alloggiano i pellegrini con il pulmino e insieme a piedi si incamminano. Dopo tre ore di cammino li attende una giornata di preghiera e ritiro spirituale nella bellezza e sacralità di quei luoghi incantati, esperienza emozionante e ogni volta più suggestiva”.