Avezzano. “Della serie meglio miopi che recitare la parte dello struzzo”. E’ questo il commento sarcastico del consigliere di opposizione Roberto Verdecchia, capogruppo di Rinnovamento e Partecipazione e del coordinatore Lorenzo Fracassi sulla vicenda dell’isola pedonale. “Sono passati poco più di novanta giorni dal Consiglio Comunale del 05 Ottobre nel corso del quale, come da ordine del giorno, si sarebbe dovuto discutere, ed eventualmente approvare, la dichiarazione di pubblico interesse inerente il project financing per la realizzazione di due parcheggi e il restyling dell’intero Corso Della Libertà”, affermano i due esponenti politici in una nota, “sono bastati questi pochi giorni per far dimenticare all’assessore Giffi, ma di certo non a noi, quanto accaduto e soprattutto quanti danni avrebbe causato quel progetto alla nostra città che sarebbe stata letteralmente svenduta ad una fantomatica società di Spoleto che in cambio della realizzazione di pochi parcheggi si sarebbe impadronita degli interi multipiani realizzati al di sopra degli stessi, dei box auto, dei 1.500 parcheggi già esistenti all’interno del quadrilatero, anzi i parcheggi a pagamento sarebbero diventati 2.000, di un parcheggio esterno per altri 500 veicoli, del 35% delle multe elevate agli automobilisti etc. etc. etc. ponendo a repentaglio la sorte di sette persone addette al piano traffico (ausiliari). Questo era il contenuto della convenzione”, continuano i due, “forse è più logico ipotizzare che l’assessore Giffi abbia pensato che, questo lasso di tempo, sia bastato per far dimenticare ai consiglieri di opposizione quanto di poco chiaro vi era in quel progetto tant’è che oggi lo rispolvera come mancata opportunità in vista dell’imminente campagna elettorale e per giustificare il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del T.A.R. Abruzzo per la realizzazione dell’isola pedonale su C.so Della Libertà, imposta dall’Autorità amministrativa in sede giudiziaria. Andiamo per ordine: rammendiamo all’assessore che avevamo osservato già nelle commissioni del 27 e 28 Settembre 2011 proponendo ben 38 emendamenti che, senza presunzione, avrebbero tutelato i cittadini e reso il progetto utile e realizzabile, e che gli stessi emendamenti erano stati osservati nella conferenza dei servizi da ben sei dirigenti su sette, visto che il 7° era il proponente del progetto, e dal Segretario Generale in data 4 Ottobre 2011 e che infine non si è potuto discutere in Consiglio Comunale perché è mancato il numero legale visto che molti esponenti della maggioranza erano assenti circostanza alquanto ripetitiva negli ultimi periodi. Basterebbe ricordare solamente ciò caro Assessore, per comprendere quello che si voleva fare e come lo si voleva fare per comprendere se si è perso qualcosa o meno. Tutt’altra cosa”, aggiungono, “è la realizzazione dell’isola pedonale per la quale c’è una sentenza esecutiva del TAR Abruzzo dove il Comune è rimasto contumace, ovvero non si costituisce in giudizio e viene condannato alla realizzazione di quanto richiesto dai ricorrenti; l’amministrazione non adempie al giudizio di ottemperanza, sottovalutando, per non usare altro termine, la indicazioni della magistratura amministrativa ed ora decide di ricorrere al Consiglio di Stato, dando incarico a tre avvocati, sottraendo alle casse comunali € 8.494,20, con delibera di giunta n° 370 del 06 Dicembre 2011; il tutto perché non si è agito prima e non dopo in modo consono, contestando, se del caso vi fosse stato qualcosa da contestare durante il primo giudizio. Ora l’assessore si preoccupa di limitare il traffico con una transenna, senza considerare che da anni viviamo in una città transennata da barre metalliche, rotonde, e bidoni come spartitraffico. L’assessore”, continuano Verdecchia e Fracassi, “unitamente all’intera giunta, ben recita la parte dello struzzo mettendo la testa sotto la sabbia per non vedere ed analizzare i problemi che attanagliano la città e che viviamo tutti i giorni, dalla pista ciclabile mal ideata, progettata e realizzata, che già portato i suoi svariati sinistri da parte degli ignari cittadini che solamente per circostanze fortuite non hanno comportato ulteriori danni e relative responsabilità. O peggio ancora tenta di responsabilizzare i prossimi amministratori, forse è già consapevole di perdere le elezioni, visto il modo irriguardoso cui è stata amministrata questa città, o forse fa solo un balzo in avanti per non farsi accusare in seguito delle condizioni di ingovernabilità che questa amministrazione sta generando e che rischiano di paralizzarne l’amministrazione per i prossimi anni. La verità è altra”, concludono, “visto che questa amministrazione farebbe bene a rassegnare le dimissioni considerato che è consuetudine ormai che non si possono tenere i consigli comunali visto che più di qualche consigliere di maggioranza non garantisce la presenza per altri impegni o per capriccio personale, segno tangibile di una maggioranza che non c’è più, che deve solo prenderne atto e per il bene della città farsi finalmente da parte”.