Avezzano. Niente più vendite promozionali nei negozi della città e della Marsica. A stabilirlo una legge del 2008, quella sulle vendite promozionali, secondo cui «le promozioni possono essere effettuate dall’operatore commerciale al fine di promuovere gli acquisti di alcuni prodotti merceologici, però chi pone in vendita prodotti con stagionalità non può fare vendite promozionali nei trenta giorni precedenti i periodi fissati per le vendite di fine stagione». Quindi chi mostrerà sulle vetrine scritte pubblicitarie che descrivono sconti e offerte per gli articoli in vendita rischierà multe salatissime che possono arrivare anche a diecimila euro. In città decine le vetrine erano tappezzate di numeri in percentuale che invitavano il cliente a entrare per fare l’affarone. Invece ora per attrarre i clienti sarà necessario trovare altri escamotage. Gli sconti sulla merce potranno essere esposti soltanto nella fase dei saldi ma non fuori dai tali periodi. Gli amanti dello shopping sfrenato se si ritroveranno davanti le vetrine sguarnite di réclame colorate e numeri percentuali giganti dovranno prendersela con il mancato rinnovo della legge post terremoto numero 17 del 2010 che aveva stabilito una deroga al regime delle vendite promozionali secondo cui, per un periodo di 24 mesi dalla data di entrata in vigore, i commercianti in deroga alla norma del 2008 potevano avviare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno. La legge non è più in vigore dal 20 maggio 2012. Le multe vanno da 1.500 a diecimila euro. Il negoziante all’interno del negozio potrà ancora fare gli sconti alla cassa ma non potrà pubblicizzarli in vetrina. Il presidente della Confcommercio imprese per l’Italia, Roberto Donatelli, per evitare ai commercianti della città e dell’intero territorio spiacevoli situazioni e sanzioni da capogiro ha inviato una lettera a tutti gli associati per metterli in guardia.