Tagliacozzo. Stefano Venturini, una vita per la giustizia: alla Corte d’Appello di Roma un’aula in sua memoria. La Corte d’Appello di Roma ha reso omaggio al Magistrato Stefano Venturini intitolandogli una delle proprie aule. Una cerimonia intensa e partecipata ha ricordato l’impegno, il rigore e l’umanità che hanno contraddistinto la sua carriera, un segno tangibile della gratitudine della comunità giudiziaria.
Nella giornata di ieri, nella sede centrale della Corte d’Appello di Roma, è stata intitolata un’aula al magistrato tagliacozzano Stefano Venturini, morto prematuramente a 62 anni, il 14 giugno del 2024 in un incidente sulle strade della Capitale.
A ricordarne la figura di uomo dedito al servizio della giustizia e di magistrato con grande senso del rispetto della persona è stato il presidente della Corte di Appello di Roma in persona dott. Giuseppe Meliadò che, affiancato dalla consorte del giudice Maria Teresa Caroli Venturini, ne ha tracciato un profilo biografico e professionale ricordando le esperienze vissute insieme in Sicilia e il lavoro svolto a Rieti, ad Avezzano e quindi a Roma dove purtroppo è poi mancato in giovane età “nell’adempimento del proprio dovere”, essendo stato investito da un’automobile mentre si recava a lavoro, carico di alcuni faldoni di processi da studiare che aveva portato anche a casa. Il Presidente ha tenuto a sottolineare che è la prima volta che si intitolata un’aula della Corte d’Appello ad un magistrato, “ma Stefano Venturini lo merita pienamente per le sue qualità e doti umane e professionali”.
Molti i magistrati presenti, una rappresentanza delle avvocature di Roma e di Rieti, ufficiali delle Forze dell’Ordine e tanti amici, anche da Tagliacozzo, sua città Natale, tra cui Fabrizio Venturini, già dirigente superiore medico della Polizia di Stato e Delegato d’Abruzzo e Molise dell’Ordine di Malta e gli avvocati Felice Iannini, Donatella e Annalisa Amicucci. Presente alla cerimonia anche il Sindaco Vincenzo Giovagnorio.
La signora Maria Teresa, visibilmente commossa, ha svelato la targa di intitolazione insieme al Presidente Meliadò e ha poi rivolto parole di ringraziamento ai presenti, anche a nome del figlio Federico.
Anche il giovane fratello Paolo purtroppo è mancato qualche anno fa in circostanze simili a quelle del giudice Venturini, essendo stato investito sulle strade di Roma durante la pausa lavorativa.








