Avezzano. Stasera alle 21, nel cinema Astra di Avezzano, la proiezione del film Good Vibes, presente all’evento la regista Janet De Nardis. Un film drammatico/ thriller esordio al lungometraggio della regista, sceneggiatrice, attrice e conduttrice Janet De Nardis. Uscita al cinema il 5 ottobre 2023 la pellicola vanta un cast stellare, tra i protagonisti, con la colonna sonora, il compositore marsicano Giuseppe Morgante.
La Trama del film: Alessandro, un ragazzino di 12 anni trova, sul luogo di un incidente, un cellulare contenente un’applicazione che permette di avere la copia del telefono di chiunque: basterà inserire il numero di chi si desidera «spiare». Da qui si dipaneranno 5 storie dove i vari protagonisti si confronteranno con i propri desideri e istinti e la capacità di gestire il potere della conoscenza. Il Cast: Caterina Murino, Tina – La figlia del Boss; Vincent Riotta Il Boss; Mimmo Calopresti Mirko – Il Killer; Alessandro Onorati Gianni Liguori – L’Avvocato; Ludovico Fremont Stefano Liguori – Il fratello di Gianni; Antonio Tallura, Paolo Liguori – Il padre di Gianni; Luca Di Giovanni Vittorio – Il braccio destro del Boss; Leonardo Santini Sarni – Il politico; Nicola Pecci Piero – Il Poliziotto; Andrea De Rosa Nico – Partner di Mirko; Riccardo Antonaci Alessandro; Angelica Cacciapaglia La Prof. di Matematica; Giulia Petrungaro Fabiana – La moglie del poliziotto; Sonia Battisti Sara – La sorella di Alessandro; Eleonora Ivone L’amica di Tina; Silvia Siravo La Mamma di Alessandro; Stefania Casini La preside.
Intervista con la regista De Nardis
Buone Vibrazioni, il titolo è volutamente un parallelismo tra vibrazione del cellulare e vibrazione dell’emozione?
“Sì, è così. Anche perché nella vita siamo tutti sul filo del rasoio aspettando quella chiamata, quel trillo, una vibrazione. C’è questo parallelismo. Abbiamo lavorato sul suono della vibrazione, che doveva essere diversa dalla vibrazione comune, con Giuseppe Morgante siamo partiti dal ronzio delle api che racchiude la vita, la morte, il volo. Volevo trasmettere le sensazioni legate al ronzio e da lì siamo partiti.
Il film vuole essere educativo? Un monito contro il cattivo utilizzo del cellulare?
Sì, vuole essere educativo. L’arte ha sempre dei messaggi. Tutto ciò che faccio parte dalla volontà di comunicare qualcosa. La tecnologia travolge la nostra esistenza, io sono mamma di una bimba di 6 anni e voglio dire la mia.
Si parla troppo poco dei danni psicologici che la tecnologia può causare ai giovanissimi, il cinema può fare di più?
Non direi, tanti autori richiamano l’attenzione sulla tecnologia. Il cinema fa molto, ci porta alla riflessione.
Com’è stato lavorare con Giuseppe Morgante?
Giuseppe ha un grande talento e una grande umiltà. Accomodante dando, però, il suo imprinting. Rispettoso delle idee, sa mettere in pratica quella che è la visione totale del regista.
Il contributo della musica è parte essenziale di un film, è stato difficile trovare la giusta colonna sonora come sfondo ideale delle scene?
Non direi che è stato difficile ma sicuramente è stato molto impegnativo, allo stesso tempo anche stimolante. Amo il lavoro di ricerca che è alla base dell’opera.
Intervista di Alessandra Ciciotti