Avezzano. L’associazione Gaia di Orio scende in campo ancora una volta al fianco dei giovani nella fase 2 e lancia la proposta di creare nell’ex Crab una start-up per i giovani. “In questo momento siamo, ed è giusto che sia così, concentrati sulla sconfitta clinica del covid-19 ma adesso i giovani che ci interpellano iniziano a guardare oltre e giustamente vogliono essere rassicurati su quello che avverrà nella fase 2″, hanno spiegato Anna e Ferdinando di Orio, “la loro più forte preoccupazione si concentra sulle prospettive di lavoro futuro preso atto che molte attività
economiche presenti nella nostra Provincia dell’Aquila non resisteranno a questa spaventosa crisi secondo
alcuni economisti peggiore della grande depressione del 1929″.
“Allora da Associazione di Volontariato vogliamo cercare di estendere il nostro contributo di aiuto dalla fase 1
alla fase 2 e alle successive”, hanno continuato, “secondo noi la prima assoluta necessità è creare nuove opportunità di lavoro in sostituzione o in affiancamento a quelle precedenti. Dobbiamo, a nostro giudizio valorizzare quello che abbiamo e avviare nuove progettualità. Partendo dalla Marsica in questi giorni molto si è parlato della struttura dell’ex Crab di Avezzano per scopi sanitari che sono tecnicamente difficili se non impossibili da realizzare nel breve -medio periodo.
La vera vocazione di quel Centro, fin da quando il Rettore emerito dell’Università dell’Aquila professor Giovanni
Schippa lo realizzò, non è che quella agroindustriale. Il territorio su cui insiste, quello della Marsica, ha una forte
vocazione agro industriale e allora perché non partiamo da subito cercando di creare in quella struttura un
incubatore di piccole e medie imprese nel settore agroindustriale con la partecipazione, per la parte
ingegneristica, della facoltà o dei dipartimenti ingegneristici e biotecnologici di livello internazionale,
dell’Università dell’Aquila, e delle altrettanto strutture prestigiose agroindustriali della Università di Teramo.
Queste start Up industriali, frutto della ricerca scientifica, potrebbero creare posti di lavoro per recuperare quelli
che quasi sicuramente mancheranno in altri settori. Per il terziario pensiamo che il territorio marsicano abbia
già dato il massimo. Credo che Avezzano abbia la più alta concentrazione italiana di avvocati e dottori in legge
d’Italia in rapporto alla popolazione.
Tutti sappiamo che i posti di lavoro “veri” li crea il settore industriale per di più in presenza di elevate
competenze scientifiche come avviene nel nostro territorio. Negli Usa lo scorso anno, prima dell’emergenza covid19, sono state impegnate notevoli risorse economiche nel campo dell’ingegneria clinica, e i risultati, già ora, sono che gli Usa sono di gran lunga il primo paese al mondo in questo campo di cui tutti stiamo vedendo l’importanza in questa tragica fase che sta attraversando l’umanità.
La nostra associazione è convinta che in questo settore, l’Aquila e provincia, grazie alle sue eccellenti strutture
universitarie potrebbe giocare un ruolo di assoluta avanguardia. Abbiamo le risorse intellettuali cerchiamo di
impiegarle per dare una speranza ai nostri giovani e non costringerli ad abbandonare la nostra terra.
La nostra associazione è disponibile a fornire ogni contributo a progetti che diano una speranza ai nostri
giovani”.