Avezzano. Gli interventi per la sicurezza stradale e il restyling di Avezzano non si fermano e continuano ad avere la priorità sul ricco programma di opere pubbliche, messo in campo dall’Amministrazione Di Pangrazio, negli ultimi quattro anni, nonostante gli ingenti tagli. Un piano sulla viabilità senza precedenti che questa volta impegna un importo complessivo di circa 380mila euro, frutto di ulteriori risparmi recuperati in bilancio, che verrà tradotto in una serie di lavori distribuiti su numerose strade del capoluogo marsicano. “L’attenzione per le strade della città è massima”, ha spiegato il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, “i nostri uffici hanno il compito di monitorare costantemente i 350 km di rete stradale comunale e pianificare lavori mirati al mantenimento in efficienza della viabilità cittadina. A fine marzo, partiranno gli interventi per la realizzazione delle nuove pavimentazioni di strade e marciapiedi, per il completamento dell’illuminazione pubblica e quello delle condotte fognarie, come previsto dal progetto.
Le strade interessate sono: via Enrico Palanza, via Amilcare Ponchielli, via Piemonte che si trovano nella zona nord/ovest della città; via Nazario Sauro, via Cesare Battisti, via Benedetto Croce, via Monte Grappa, via Podgora e via XXIV Maggio – Palazzo Torlonia, tutte situate nel centro cittadino; via Marco Antonio Colonna, via S.S. Trinità, rispettivamente a sud/est e a sud/ovest di Avezzano. Questo progetto di messa in sicurezza della viabilità, quindi, abbraccia la città a 360 gradi, ponendo fine a situazioni di pericolosità nella percorrenza di tratti nevralgici per il capoluogo della Marsica e adeguando l’attuale pavimentazione dei marciapiedi con il superamento delle barriere architettoniche nei punti prestabiliti dal piano. Tutti questi interventi – chiosa il sindaco – come i tanti altri conclusi e in corso per le vie della nostra città e delle sue frazioni, saranno un’importante eredità lasciata ad un territorio in espansione che attraverso l’attuale amministrazione comunale, ha ritrovato la centralità che da troppi anni aveva perso”.