Avezzano. Si ritrova a dover sborsare più di 300mila euro a Equitalia con l’accusa di non aver pagato i contributi all’Inps e all’Inail, ma il tribunale ne azzera 270mila dopo due anni di processi. Ora addirittura sarebbe l’Inps a volersi rifare su Equitalia e, per una volta, la società pubblica incaricata della riscossione dei tributi si trova dall’altra parte. I fatti hanno inizio a ottobre 2012 quando viene notificata, da parte di Equitalia, a un costruttore Avezzanese, Luigi Leonio, una ingiunzione di pagamento comprendente ben tredici cartelle iscritte a ruolo per un totale di 310.267,27 euro. Si tratta soprattutto di contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’Inps e all’Inail. L’imprenditore, difeso dall’avvocato Massimiliano Zitti, decide di impugnare tutte le cartelle, proprio per tali contributi previdenziali e assistenziali, davanti al giudice del lavoro del tribunale di Avezzano, Giuseppe Giordano. Dopo due anni di udienze, articolate e controverse, nonostante la difesa di Equitalia, rappresentata dall’avvocato Luca Frasca, e dell’Inps, assistito dal legale Antonio Cimmino, il giudice ha disposto l’annullamento di gran parte dei crediti previdenziali e assistenziali per sopraggiunta prescrizione, azzerando così poco più di 270mila euro di debito. La decisione si è fondata su presunta inerzia e su presunti errori dell’ente di riscossione che non ha dimostrato in giudizio di aver svolto tutto l’iter previsto per il recupero di tali somme. Al riguardo, l’Inps ha chiesto i danni a Equitalia ma su tale punto il giudice ha rinviato la decisione alla Corte dei Conti. Secondo Giordano, infatti, “spetta alla Corte dei conti la giurisdizione sulla controversia per danni che il concessionario del servizio di riscossione delle imposte abbia cagionato all’erario”. Quindi è stato dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice ordinario riguardo alla domanda proposta dall’Inps nei confronti di Equitalia. Per alcune cartelle, il tribunale di Avezzano ha dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice ordinario in favore del giudice tributario. Nel dispositivo della sentenza queste cartelle sono relative a crediti non previdenziali e assistenziali che il giudice Giordano indica come “crediti dell’amministrazione finanziaria” e che di fatto non erano neanche stati impugnati. Il tribunale ha inoltre dichiarato prescritti i crediti previdenziali e assistenziali portati nelle cartelle impugnate a eccezione di quelli riportati in una delle tredici cartelle, che equivale a 2.100 euro.