Avezzano. Era accusato di stalking e violenza nei confronti di una giovane straniera ed è stato condannato dal tribunale di Avezzano a un anno e tre mesi di reclusione. Doveva rispondere anche di estorsione nei confronti della donna, accusa dalla quale è stato però assolto.
La vicenda ha inizio nel 2016 quando, secondo la ricostruzione, tra l’albanese, Dina Shpetim, 40 anni, e una giovane ragazza polacca, sarebbe iniziata una relazione. La situazione, però, sarebbe degenerata con il passare del tempo, soprattutto quando lei avrebbe deciso di interrompere il rapporto, fino a portare la giovane straniera a denunciare atti di violenza nei suoi confronti da parte dell’albanese che, a suo dire, non voleva rinunciare alla relazione.
Le accuse della procura di Avezzano hanno fatto emergere come il giovane fosse arrivato a minacciarla anche utilizzando una pistola. La situazione di pericolosità aveva portato le forze dell’ordine a intervenire e a eseguire una perquisizione in casa dell’uomo. Nel corso dei controlli è stata ritrovata anche la pistola, ma si trattava di un giocattolo. Per la difesa, la donna era a conoscenza del fatto che si trattasse di un arma giocattolo.
Nell’udienza l’albanese, difeso dall’avvocato Leonardo Casciere, ha respinto tutte le accuse. Alla fine il collegio presieduto dal giudice Zaira Secchi, al latere Marianna Minotti e Daria Lombardi, ha ritenuto responsabile di stalking il 40enne che è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione, assolvendolo però dall’accusa di estorsione.