Avezzano. Lascia sul tergicristallo la schedina del lotto con i numeri della targa, ma viene rintracciato e accusato di stalking. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri di Avezzano. Si tratta della misura cautelare dell’obbligo di firma emessa dal gip del Tribunale di Avezzano, su richiesta della procura. E’ scaturita dagli esiti investigativi, riferiti dai Carabinieri di Avezzano, effettuati a seguito di una denuncia prodotta da un 65enne avezzanese circa atti persecutori commessi da un vicino di casa 50enne. Dopo una serrata attività d’indagine, verificati i gravi fatti e la condotta tenuta dall’uomo, l’emissione della misura, a freno del comportamento dell’uomo.
L’uomo, con comportamenti persecutori che andavano avanti dal mese di maggio, ha perseguito con ripetuti danneggiamenti e minacce il proprio vicino di casa, ingenerando un continuo, perdurante stato d’ansia e paura, temendo per la propria incolumità che per quella dei famigliari. La vittima ed i suoi prossimi congiunti hanno difatti dovuto subire una lunga serie di danneggiamenti delle autovetture di proprietà, delle abitazioni e rispettive pertinenze, nonché messaggi minatori vergati sulle bollette sottratte dalla cassetta postale della vittima.
I gravi episodi di atti persecutori perpetrati dall’uomo nei confronti del vicino di casa, protrattesi da maggio 2015 ad oggi, sono rimasti velati dall’anonimato fin quando i carabinieri di Avezzano hanno fatto luce individuando il responsabile.
Fatale per lo stalker il vezzo di apporre una sorta di firma a sigillo delle proprie condotte ossessive e seriali: l’uomo infatti faceva trovare alla vittima delle ricevute del 10 e lotto con giocati i numeri di targa delle vetture danneggiate, a volte con disegnata sopra la sagoma del mezzo corrispondente. Purtroppo per il molestatore, sulle ricevute viene indicato oltre al codice della ricevitoria anche l’ora e la data della giocata, permettendo l’acquisizione di eventuali riproduzioni video delle telecamere presenti nelle ricevitorie e nei pressi.
Gli accertamenti investigativi hanno pertanto permesso di dare un volto ed un nome all’anonimo stalker e porre fine alla lunga serie di condotte oppressive.