Avezzano. Il Teatro Lanciavicchio per la stagione 2017-18 propone una nuova produzione che debutterà in prima nazionale il 1 marzo 2018 al Teatro dei Marsi nell’ambito della Stagione di Prosa città di Avezzano. Un’insolita commedia a tinte forti, che affronta con sarcasmo e acume il tema della dinamica matrimoniale: lo spettacolo infatti conduce gli spettatori dietro le quinte di un interno familiare – uno come tanti nella nostra Italia contemporanea – che diventa luogo di analisi comica e spietata delle asfissianti disfunzioni create dal tempo e dall’abitudine in una coppia di mezza età.
Dal tranquillo e monotono risveglio mattutino, con i suoi riti abitudinari e ritmicamente scanditi, una giornata apparentemente ordinaria diventa terreno di combattimento e insolite rivendicazioni che condurranno a ribaltamenti grotteschi e inaspettati. Dalla normalità alla guerra con armi comiche e sottili: battaglie che si scatenano nel nucleo familiare per l’affermazione dell’identità personale, e lotte con dinamiche ‘casalinghe’ dove però il paradossale e il gesto estremo si manifestano come una logica e lucida conseguenza.
Il testo della commedia è scritto da uno dei maggiori drammaturghi italiani Manlio Santanelli che (come ha scritto Maria Teresa Megale curatrice della raccolta ‘Il Teatro di Manlio Santanelli’ Ed. Bulzoni) è creatore di “una drammaturgia originale, piena di assonanze rispetto al teatro dell’assurdo e di libertà tematiche e compositive, nata anche cronologicamente nel solco delle poetiche teatrali del secondo Novecento europeo, popolata prevalentemente da personaggi dominati da nevrosi, prigionieri di rapporti imposti, incapaci di scegliere e, in ultima analisi, di essere liberi, e nutrita da un naturale talento teatrale che con facilità e felicità innova, trasforma e trasfigura situazioni quotidiane e personaggi prevedibili, denudando le ipocrisie piccole e grandi di cui si veste la realtà minuta, illuminandone così i risvolti tragicomici o grotteschi”.
Con Stefania Evandro, Alberto Santucci e Giacomo Vallozza; scenografie Valerio Babbo; costumi Scenotecnica Lanciavicchio; musiche e suoni Giuseppe Morgante; tecnico audio Davide Fedele; macchinista Ivan Medici; assistente alla regia Rita Scognamiglio.
Regia: Antonio Silvagni.