Tagliacozzo. Sono stati toltii i crocifissi dalle pareti dei reparti all’ospedale di Tagliacozzo. È questa la denuncia che arriva dal comitato per la difesa delle strutture sanitarie minori abruzzesi che chiede subito il ripristino della situazione pre covid, prima che i crocifissi fossero tolti e, a quanto pare, gettati via.
Tutto sarebbe accaduto durante l’emergenza sanitari della seconda ondata quando i reparti dell’Umberto I di Tagliacozzo erano stati riconvertiti a reparti covid per accogliere pazienti colpiti dal virus. Nella fase di ripristino delle stanze, secondo quanto denunciato dal comitato, ci sarebbe stata il disfacimento di suppellettili e materiale sanitario presente, tra cui anche i crocifissi che erano attaccati alle pareti. Con il ripristino dei reparti i crocifissi non sono stati risistemati nelle stanze. Anche a distanza di tempo, ciò non è avvenuto e per questo motivo arriva una dura presa di posizione del comitato che da anni lotta per la tutela dei presidi abruzzesi.
“Ci sono arrivate precise notizie in via breve che riguardano la situazione dei reparti dell’ospedale”, afferma l’avvocato Rita Tabacco, presidente del comitato, “secondo cui, durante il periodo covid, in alcuni reparti dell’ospedale di Tagliacozzo, dove si è provveduto a una sanificazione e a una disinfezione delle stanze, sono stati tolti dalle pareti i crocifissi. Il gravissimo episodio, che tocca nel profondo ogni uomo di buona volontà, è stato inizialmente tollerato, ma a distanza di tempo, in nessun modo, si è provveduto, almeno finora, alla degna ricollocazione del sacro simbolo. La croce, che specie in un luogo di sofferenza è luce e forza per ognuno, è stata tolta dall’ospedale. Purtroppo”, aggiunge la Tabacco, “i crocifissi non sono stati sistemati in un luogo degno, in attesa di essere magari ricollocati nelle stanze. Niente di tutto ciò. Tutto questo”, aggiunge il presidente del comitato, “nel silenzio di coloro che, per loro compito, dovevano provvedere a questo tipo di mansioni. Il principio, più volte ribadito dalla Corte costituzionale, garantisce invece la libertà di religione come libertà fondamentale del cittadino”. Al riguardo l’avvocato Tabacco, in attesa che vengano ricollocati dei crocifissi, ha annunciato che presenterà querela per fare luce su quanto accaduto. “Per questo grave atto”, ha concluso, “oltre a esprimere sdegno, mi riservo ogni tutela anche nelle sedi giuridiche”.