Avezzano. “Un altro orso e’ morto in Abruzzo investito da un’auto ai limiti della zona di protezione esterna del Parco nazionale, dopo tentativi purtroppo vani di farlo sopravvivere mediante un intervento chirurgico. E’ una pessima notizia per la conservazione dell’orso marsicano (era una femmina di orso in eta’ riproduttiva)”.
E’ quanto affermato il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, riguardo alla morte dell’orsa investita a Villalago.
“Da tempo sollecito le Regioni interessate a rafforzare un’azione congiunta e condivisa”, continua il ministro”, ho chiesto al Parco azioni mirate e specifiche, ho fatto riunire piu’ volte al Ministero il tavolo del piano d’azione per la tutela dell’orso marsicano, ho attivato formalmente il Corpo forestale dello Stato e i carabinieri dei Noe.
Ora voglio capire perche’, voglio capire cosa non funziona, voglio capire se tutti stanno facendo la loro parte per la tutela di questo simbolo dell’Abruzzo e dei Parchi italiani. Per questo intendo convocare un’apposita riunione operativa in loco, con il supporto della struttura prefettizia, per affrontare una vera e propria emergenza”.
Sulla questione interviene anche Leonardo Lippa, sindaco di Villavallelonga, comune del Parco, che avanza delle proposte per scongiurare l’allontanamento dell’orso dalle aree protette, una delle cause che favorisce l’uccisione degli esemplari.
“Nel nuovo contratto provinciale agricolo approvato con l’ok di tutte le parti sociali”, afferma Lippa, “sono stati inseriti due punti importanti: promuovere iniziative che evitino l’eccessivo frazionamento dei terreni e che portino a coltivare le vecchie colture, tra cui il granturco, di cui l’orso è ghiottissimo. Ciò ridurrebbe la tendenza dell’orso a travalicare i confini delle zone protette. Questi punti”, continua Lippa, “devono assolutamente essere adottati dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 per evitare l’estinzione della specie”.
Per Stefano Orlandini, presidente dell’associazione Salviamo l’Orso, “le Istituzioni continuano la loro latitanza e lo scarica barile evitando di prendersi le proprie responsabilità, le uniche iniziative sono intraprese dalle associazioni ambientaliste. Si tratta, per Orlandini, di una morte annunciata: “Abbiamo spesso messo in guardia il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e le Istituzioni preposte del pericolo che incombeva, in generale su tutta la fauna selvatica, ma in particolare sull’orso lungo numerosi tratti della viabilità che attraversa il Parco stesso e nell’areale della specie. Nel Maggio 2011 un’orsa, ancora accompagnata da 3 cuccioli da svezzare, veniva travolta ed uccisa sul rettilineo della SR 83 ‘Marsicana’ alle porte di Pescasseroli, poi il 25 Aprile di quest’anno era l’autostrada A24 Roma ‘ L’Aquila all’altezza del casello di Tornimparte a fare un’altra vittima, un giovane maschio, ed infine ieri è toccato purtroppo nuovamente ad un’altra femmina”.
“Quale iniziative hanno intrapreso dal Maggio 2011 ad oggi le competenti Autorità, vale a dire il PNALM, il Ministero dell’Ambiente (MATTM), la Regione Abruzzo, la Provincia dell’Aquila e la Società Strada dei Parchi?”