Avezzano. Dall’evoluzione tecnologica nascono grandi opportunità. Non esclusivamente nell’ottica di migliorare la qualità della nostra vita, organizzandola in maniera ideale per avere a disposizione un ventaglio di occasioni da sfruttare, ma anche nell’ottica di una migliore gestione degli spazi, dei tempi e delle risorse in nostro possesso. E se, oltre a ciò, questa evoluzione si riverberasse anche su ulteriori esigenze come, ad esempio, i dispositivi salvavita?
L’hi tech è una costante nel nostro modo di vivere e, che piaccia o meno, è sempre più imprescindibile
Oggi parliamo di SPUM, sistema salva vita brevettato da Mauro Di Bastiano, originario di Massa D’Albe ma da anni residente nel nord Italia, a Cento in provincia di Bologna. Acronimo di Segnale di Presenza Umana, Spum è in grado di indirizzare correttamente i soccorsi in caso di emergenza e calamità naturali come i terremoti. Un sistema prezioso di aiuto ai soccorsi, che può salvare la vita delle persone anche quando la moderna tecnologia rivela le sue falle.
“E’ un sistema salvavita studiato appositamente per i terremoti, ma si può adattare anche ad alluvioni o nevicate”, spiega Di Bastiano.
“Riesce a fare arrivare i soccorsi in maniera tempestiva e a localizzare velocemente quante persone possono esserci in una abitazione nel caso, ad esempio, di una sciagura come il crollo di un palazzo. Interviene rapidamente comunicando, inoltre, quanti aiuti potrebbero servire”.
Un valido ausilio in un caso di emergenza, in grado di contribuire alla gestione dei soccorsi e al non sperperare energie personali in una situazione di gravità dove ogni minuto è indispensabile.
Come nasce?
“Ero in gita in vacanza al lago di Campotosto nel 2017. Da lì sono andato ad Amatrice dove c’era stato il terremoto e quel disastro mi ha aperto la mente a sviluppare questo progetto. E così, assieme a degli ingegneri di Bologna abbiamo aperto la pratica per il brevetto che attesta finalmente la validità ma, soprattutto, la validità di questo progetto”. Di Bastiano ha vissuto due terremoti, quindi conosce bene la necessità di intervenire con tempestività e precisione.
“Volevo dare un valido mezzo per affrontare queste emergenze”, spiega. “Consiste in una installazione visiva, montata sull’asta dell’antenna TV di casa o nel punto più alto e visibile dalla strada sottostante dell’edificio interessato”.
Il sistema è costituito da una staffa di sostegno che sorregge un pannello, nel quale viene riportato il numero delle persone presenti nell’edificio. Il cartello è dotato di una funzionalità “girevole”, che consente di ruotare con il movimento del vento evitando così resistenze e attriti con l’aria.