Avezzano. Incontro denso di emozioni e di sportività all’Istituto Agrario Serpieri.
Il vice campione italiano di para archery Antonio Del Fosco e l’allenatore paralimpico Giuseppe Marascia incontrano gli studenti per parlare di sport, di coraggio e di impegno.
Nell’ottica inclusiva che contraddistingue il Serpieri ha avuto luogo un interessante e coinvolgente incontro con l’arciere non vedente Antonio Del Fosco e con il suo allenatore Giuseppe Marascia.
“Il nostro istituto ha iniziato da tempo un percorso di sensibilizzazione degli studenti volto a porre l’accento sullo sport e la disabilità” informa la Dirigente scolastica Cristina Di Sabatino “Per questo, e per favorire la pratica sportiva dei nostri alunni speciali, abbiamo anche aderito a Special Olimpics associazione sportiva internazionale, riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale che organizza i Giochi Olimpici Speciali.
Questa volta abbiamo avuto due testimonial di eccellenza, Antonio e Giuseppe, che ringrazio per la disponibilità e l’amore per i giovani che hanno dimostrato partecipando all’incontro”.
Antonio Del Fosco è un atleta della A.S.D. Arcieri Arcobaleno di Avezzano che gareggia nella categoria Visually Impaired 1 riservata a persone non vedenti e che in tale categoria si è affermato come vice campione italiano il 29 e 30 maggio scorsi.
Giuseppe Marascia, tenente colonnello dell’aeronautica, è allenatore della Federazione Italiana Tiro con l’Arco (FITArco) nell’A.S.D. Frecce Azzurre.
E’ stata una mattinata intensa, a cui tutti hanno partecipato anche emotivamente. Durante la prima parte dell’incontro Antonio Del Fosco ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza di atleta non vedente e ha descritto le modalità concrete con cui si pratica il tiro con l’arco nella categoria Visually Impaired.
Giuseppe Marascia ha illustrato la sua attività di allenatore di atleti con disabilità ed ha comunicato agli studenti la grande passione che lo accompagna nello svolgere il suo ruolo. Nella seconda parte dell’incontro, nel parco dell’istituto, è stata attuata una dimostrazione pratica e gli alunni hanno potuto provare l’emozione di tirare con l’arco.
“Si è trattato di un incontro di grande impatto a cui gli studenti hanno partecipato con curiosità ed attenzione e a cui confidiamo di dare seguito, magari formando una squadra di para arcieri” afferma la vicepreside prof.ssa Marina Desiderio.
“Gli studenti hanno appreso che i luoghi comuni possono essere messi in discussione e, di conseguenza anche l’approccio alla disabilità” aggiunge la Dirigente scolastica “abbiamo imparato che non è la mira, e dunque la vista, l’elemento principale su cui un buon arciere deve fare affidamento, bensì la corretta posizione, la sequenza di azioni, la posizione delle parti del corpo, la coordinazione e l’armonia del movimento”.
Per il resto l’unica differenza è che l’arciere non vedente gareggia con la presenza dell’istruttore-guida posizionato sulla linea di tiro accanto all’atleta e, nel caso di Antonio, tale ruolo è affidato a Nadia De Santis, anch’essa arciere Arcobaleno.
Per concludere, ci piace condividere il giuramento dell’atleta Special Olympics “Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”.