Avezzano. “Mai al comune di Avezzano si ricordano spese così elevate sostenute da un sindaco. Tra queste si annoverano quelle sul personale esterno (tempi determinati e comandi) e quelle sulle spese legali, il tutto per circa un milione di euro”. Lo afferma il consigliere comunale del Ncd, Italo Cipollone. “E’ giusto che un sindaco si avvalga di collaboratori esterni di propria fiducia, -aggiunge Cipollone – ma a tutto deve esserci un limite. Dopo il primo record messo a segno dal sindaco Di Pangrazio, – continua il consigliere di minoranza – riguardante le tasse sugli immobili, (aumento TASI fino al 150%), smentendo se stesso, quando l’11 maggio 2012 fece il suo annuncio, “farò pagare meno tasse ai titolari di immobili”, adesso ha messo a segno un secondo record negativo, quello sulla spesa, soprattutto sul personale e sulle spese legali. Seppur le norme consentano tali spese, – rimarca Cipollone – in una condizione come quella in cui versa la nostra città con marciapiedi impercorribili, strade disastrate, punti luce mai ripristinati, frazioni e periferie degradate, assenza di controlli in aree frequentate da bambini e anziani, non sarebbe stato meglio impiegare tali risorse diversamente? Non sarebbe stato più utile risparmiare valorizzando di più il competente personale interno dell’Ente e destinare le risorse dove più necessitano? Per le spese legali poi c’è un record tutto a parte, da vero guinness dei primati. Infatti – puntualizza Cipollone – ad Avezzano nonostante la creazione in passato di una convenzione con dei legali, creata ad hoc per limitare le spese, sono stati dati incarichi esterni per centinaia di migliaia di euro, per lo più a professionisti non di Avezzano. Seppur la volontà primaria del sindaco Di Pangrazio è quella di dare incarichi ad avvocati, esterni alla convenzione, – chiede Cipollone – perchè non sono stati scelti avvocati, nonché contribuenti, avezzanesi? Quelli di Avezzano non sono professionisti all’altezza o non sono interessati secondo il sindaco, a svolgere il lavoro per conto del loro comune e nel proprio foro?”.