Per Spazio politica questa settimana intervistiamo Felicia Mazzocchi esponente marsicano del Nuovo centrodestra e consigliere provinciale.
1) I dati forniti dalle agenzie specializzate in sondaggi ci parlano di stanze di partito sempre più vuote. Come è possibile che negli anni gli iscritti ai partiti siano sempre di meno?
Una serie di concause ambientali, sociali, culturali, … ha determinato l’allontanamento dal Partito, ma a dire il vero, in primis, manca proprio un input di avvicinamento per la quasi totale assenza dal territorio di “palestre” attrattive dove ci si possa allenare al percorso politico. Chiaramente lo screditamento della politica, di cui è venuto fuori via via il lato peggiore, aggravato talvolta dall’illegalità, non è facile da recuperare. Ci vogliono tante persone di buona volontà e avulse da meccanismi di tornaconto personali.
2) Credere nella politica sembra essere diventata ormai un’utopia e i rappresentanti istituzionali nell’opinione pubblica sono diventati i capri espiatori di tutti i mali dell’Italia. Come si è arrivati a questo punto?
Appunto, simboli e bandiere sono visti come segni distintivi delle malefatte anziché di buoni propositi, come nella normalità deve essere. Ed io come consigliere provinciale stento a ricavare il mio spazio dimostrando davvero di rendere un servizio. Poi quello delle province è un capitolo ancor più doloroso vista la presa di mira mediatico/ governativa che è riuscita a partorire un ibrido istituzionale nel quale io e i miei colleghi consiglieri operiamo a costo zero per i cittadini, ma non posso non voltarmi di fianco, ad esempio guardando i costi della politica nelle regioni che sono restati molto ma molto onerosi. Non è un bel momento delle istituzioni italiane.
3) Mala – politica e malaffare spesso vanno di pari passo e questo non fa altro che incrinare ancora di più il rapporto di fiducia tra rappresentanti istituzionali e popolo. Fare di tutta l’erba un fascio è sbagliato, ma a volte il popolo ha ragione. Non crede?
Vedo che il discorso si snocciola in modo organico tanto da anticipare le risposte, ma aggiungo che l’epoca delle vacche grasse e del poco controllo che hanno determinato purtroppo molta illegalità, ora può dirsi concluso. Sono ottimista. Ma è dura. A volte il popolo a ragione non giustifica, appunto, il fare di tutta l’erba un fascio. Spero di esprimere al meglio e con trasparenza il mio servizio politico al territorio.
4) Di politica prima si parlava nei circoli, nelle scuole ad hoc, in piazza e in famiglia. E ora?
Ora è difficile tornare a creare una rete politicamente virtuosa ma donne e uomini di buona volontà devono scendere anche nel campo della pubblica amministrazione. Mettersi in gioco. C’è bisogno di nuovo e di energia.
5) Si tornerà presto alle urne, la chiamata è vicina ma quando poi andranno a votare?
Bisognerà avere la capacità di trasmettere la voglia di arrivare all’obiettivo del bene comune insieme ai cittadini. Limitando al minimo il distacco tra chi amministra e chi è amministrato nell’ottica della più ampia partecipazione. Dobbiamo trasmettere ai cittadini il nostro entusiasmo e scongiurare l’assenza alle urne e il cosiddetto voto di protesta che non offre alternative di governo.
6) Da qui a un anno cosa farà il suo partito per rimettere al centro la politica in Marsica?
Beh c’è molto da lavorare. programmare, partire dai temi. Creare i collegamenti europei oggi pressoché assenti. Risorse che determineranno il futuro di tutto il nostro territorio. Solo strategie credibili e con i piedi per terra. Che di libri dei sogni ne abbiamo le tasche piene senza, puntualmente vederne la realizzazione. La politica per me, con la giusta aggregazione, deve occuparsi delle necessità umane in tutte le espressioni. E la Marsica, con la sua ricchezza naturale e la grande capacità, soprattutto nel comparto agricolo, sembra quasi attendere impaziente che qualcuno dia sprint alle idee e alle potenzialità. Solo con i fatti e la concretezza la politica tornerà al centro del territorio.
7) Ma la politica cos’è per lei?
È la più bella espressione umana manifestata attraverso le regole, l’organizzazione ed il servizio, per la migliore visione e costruzione di società che possiamo avere.
Federica Di Marzio